«Dopo aver espresso la nostra contrarietà, attraverso le nostre RRSSAA e dirigenze, all’assunzione di personale nella società ASM per il fatto che questa avviene in contrasto con gli accordi sindacali vigenti e non assolutamente per il fatto in senso lato, il management dell’azienda ha convocato una riunione per dire che, come sempre, è “tutto a posto”». Così il Segretario nazionale Ugl, Giancarlo Favoccia, in merito alle assunzioni dell’Asm.
Il management «ha spiegato infatti che l’azienda, per non subire gli effetti di una ipotetica condanna, assume il soggetto che gli ha fatto causa, per appianare la situazione e rimuovere il problema.
E invece non è così. Intanto perché resta evidente la violazione del patto sindacale che prevedeva nuove assunzioni solo a fronte di nuovo lavoro (servizio TaRSU), ma soprattutto non è “tutto a posto”, perché con queste assunzioni si viola pure la Legge che, come sanno tutti, impone il concorso pubblico. Non si vince un concorso per amministrativi e pur di assumere si accetta il demansionamento a operatore ecologico. E non si dica che l’assunzione la impone la sentenza perché non è così. Normalmente, per prassi consolidata, il Tribunale parla di soldi (e neanche tanti), non di assunzione. È quindi una scelta dell’azienda assumere, anche se tale scelta andrà a costare una cifra di molto superiore alla sentenza».
E continua, «un costo che, ovviamente, ricadrà sull’Azienda prima, sui lavoratori per il margine legato a un buon progetto di produttività e su tutti i cittadini poi. Per questo è necessario interessare della vicenda anche la Corte dei Conti. Quanto detto per ribadire che non possono esser fatte assunzioni senza il rispetto degli accordi sindacali vigenti e della Legge, che non è pensabile che siano utilizzati escamotage, quali assunzioni ad inquadramenti inferiori pur di entrare nell’organico ASM che, come ben noto, va conteggiato nel complessivo numero di dipendenti del Comune stesso. Aprire, poi, una crisi aziendale con eventuali esuberi della altre aziende a partecipazione comunale, verrebbe a creare enorme danno ai lavoratori in forza nelle stesse. Auspichiamo, quindi, un risolutivo intervento da parte delle parti in indirizzo affinché si risolva definitivamente il problema».