di Matilde Albani, L’Editoriale – In queste ore, l’ex Pm di Sanitopoli, Nicola Trifuoggi, oggi vice sindaco del Comune dell’Aquila, è alle prese con la ricognizione degli assessori e dei dirigenti per avere la contezza della complessa situazione che dovrà gestire. Anche se la “materia” da studiare è tanta e Trifuoggi ancora non ne ha la misura, con il suo arrivo sembra aver già ridato la verginità a Cialente.
Ci riceve, con garbo ed ironia, nella stanza che gli è stata assegnata, e ci confida come il Segretario Generale Carlo Pirozzolo, gli voleva cedere la sua, quella come ricorderete “pompeiana” che costa quattro volte di più, ma Trifuoggi si è accontentato di quello che ha trovato, compreso un improponibile vaso Ming. Nel “memorandum” che gli ricordiamo, la cosa che gli appare più chiara, sembrerebbero gli abusi urbanistici.
Trifuoggi, ha intenzione di combatterli senza guardare in faccia nessuno, ma questo lo dovrà dimostrare. Magari l’occasione giusta per un buon inizio, potrebbe essere la revoca dell’ordinanza, con cui Massimo Cialente (che prima deteneva l’ispettorato urbanistico), ha graziato il cittadino Gallucci a non demolire la propria casetta ( in un’area a rischio idrogeologico), nonostante quelle di tutti gli altri cittadini, dovranno essere demolite. Trifuoggi, inoltre, vuole prendere di petto anche gli abusi di potere, uno sport molto praticato all’interno dell’Amministrazione. Come pure, promette trasparenza per tutti gli atti e la pubblicazione delle determine. Ascoltiamolo nell’intervista..
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Servizio e testo Matilde Albani, riprese Elisabetta Di Giorgio