di Emidio Di Carlo – Arrivano i “nostri” e per dovere di cronaca il 17 luglio, per gli aquilani terremotati, è tutto da ricordare. Nella passerella priorità all’arrivo del Ministro D’Alia. Tra il solito Cialente gesticolante e il “tutto di un petto” vice Presidente del Consiglio Regionale De Matteis (giustamente non nominato nella didascalia alla grande foto di prima pagina del quotidiano “Il Centro”, essendosi in casa di quest’ultimo, per invito effettuato) il Ministro ora ha vista ed idee chiare. Nella “zona rossa” ha “avvertito” che c’è voglia di riscatto. Tutto dalle pietre che parlano. Poi ha aggiunto: qui ci vuole una “burocrazia zero”. E Cialente pronto: dammi altri 70 dipendenti. Facendosi strada tra le pietre-macerie, è apparso anche il grande fustigatore-fotografico Oliviero Toscani che, senza mezzi termini, ha sentenziato: “Lasciate crollare questa vecchia puttana che vi ha tradito”. A parte il fatto che la “puttana è già abbondantemente crollata nei quattro anni trascorsi dal sisma, ma qui si equivoca o, quanto meno, si disconoscono le tante mani che hanno lanciato e continuano a lasciare il sasso. Comunque, puntuale il commento tempestivo dalla senatrice del PD, Pezzopane: “Statte a casa e vergognati!” E non finisce qui! La lungimirante senatrice del Pd, Stefania Pezzopane, affronta a visto aperto in Parlamento l’ex deputato Pio Rapagna che reclama tra una pietra e l’altra della piazza aquilana il giusto uso dei fondi (disponibili) per la ricostruzione delle case popolari. Propone di girare i fondi disponibili per la ricostruzione nell’edilizia privata.