Cialente, come il signor Bonaventura con un miliardo nella valigetta. Questa la caricatura che per il vice presidente della Regione Giorgio de Matteis, sintetizza “la scampagnata romana. La verita’ e’ che il sindaco e il ministro Barca stanno continuando a giocare sulla pelle degli aquilani. Non glielo consentiremo piu’. Da quando e’ finito il commissariamento – ha detto De Matteis – siamo allo sbando. Se il governo solo ora ha capito, allora Barca non aveva capito niente? Non possiamo continuare a raccontare favole altrimenti la gente continua ad andare via. Sempre piu’ aquilani cambiano residenza”. Sempre De Matteis ha aggiunto: “Resta ancora senza risposta la domanda fatta infinite volte al Governo: e’ possibile spostare gli eventuali soldi per L’aquila dal Cipe alla Cassa depositi e prestiti, per far si che la ricostruzione non si blocchi nelle maglie micidiali della burocrazia?
La verita’, e’ che il governo che non sa dove trovare 2,5 miliardi di euro per rifinanziare le casse integrazioni, e figuriamoci se puo’ dare risposte immediate per i fondi della ricostruzione”. Per De Matteis il problema non e’ di destra o di sinistra. “Mentre nel cratere la situazione e’ sempre piu’ disperata: gli uffici del ricostruzione voluti da Barca e Cialente se va bene cominceranno a lavorare a fine maggio, e ci sono gia’ accatastate 1400 pratiche in attesa anche da piu’ di un anno di analisi e approvazione, piu’ tutte quelle che man mano stanno arrivando”. Per il vice presidente vicario della Regione Abruzzo, “Non e’ piu’ rinviabile un consiglio comunale straordinario in cui, non il sindaco, ma l’assessore Di Stefano, spieghi come stanno le cose. E’ da merli credere che Napolitano (il cui mandato potrebbe finire gia’ da oggi) potesse fare un decreto per dare un miliardo all’Aquila”.
Per De Matteis dunque e’ arrivato il momento di studiare il modo, un lavoro che tocca alle due senatrici Pezzopane e Blundo, per trasferire i soldi della delibera Cipe sulla cassa depositi e Prestito