di Germana D’Orazio – In Italia dal 1991 ad oggi è stato liquidato il patrimonio pubblico per 150 miliardi di euro per far fronte alle necessità di cassa del paese. L’alienazione patrimoniale di una nazione non solo depaupera il popolo dei suoi beni, ma dissipa la funzione costitutiva di utilità sociale del bene stesso e polverizza l’identità sociale racchiusa nel bene. Questo è il concetto su cui si fonda la Costituente dei Beni Comuni, un progetto lanciato dai giuristi Stefano Rodotà e Ugo Mattei che ha fatto tappa all’Aquila. Il capoluogo d’Abruzzo è il primo appuntamento di una lunga serie che si svolgerà nelle maggiori città d’Italia allo scopo di sensibilizzare sul valore del Bene Comune. «La presa di coscienza sociale della necessità di riappropriarsi di beni comuni fisici e spirituali perché non tutto può essere ricondotto al profitto» così si espresso Stefano Rodotà, il quale non potendo intervenire personalmente all’incontro dell’Aquila, organizzato dal gruppo Appello per L’Aquila e dal comitato 3.32, ha mandato un video-messaggio.
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All’incontro dell’Aquila, definita ‘problema nazionale’, ha partecipato l’altro ideologo della Costituente, Ugo Mattei. Attualmente docente di diritti civile all’università di Torino, Mattei nel suo intervento, ha rilevato la necessità della giurisprudenza di adeguarsi al concetto di bene comune. Con la Costituente si sta definendo l’idea di diritto del bene comune. Se questo processo fosse completato si concretizzerebbe con la nascita di un codice del bene comune che supera la distinzione oggi esistente tra diritto privato e diritto pubblico. Si può delineare l’idea di un soggetto giuridico collettivo.
Il progetto della Costituzione è un pacchetto di sei proposte di legge con tre blocchi, presentato al Teatro Valle occupato. La democrazia partecipata con lo strumento della legge di iniziativa popolare che deve essere discussa al pari delle proposte di iniziativa parlamentare. Il secondo blocco, partendo dal disegno di legge sull’Acqua pubblica, depositato e mai discusso, sviluppa il concetto di bene comune in tutte le sue forme. Il blocco tre tratta il reddito minimo garantito elaborato da Bin Italia (Basic Income network Italia) e una proposta elaborata da un gruppo che ha operato tra Padova e Trieste sulle decisioni di fine vita. Il movimento della Costituente raccoglie idee e sposa iniziative. L’occupazione del Teatro Valle, il cinema Palazzo etc… Occupare fisicamente un bene pubblico per riconsegnarlo ai cittadini è uno dei metodi a cui si ricorre per lo sviluppo della coscienza del bene pubblico. Questa pratica non è esente dal problema della responsabilità penale dell’occupazione. Un uso non autorizzato di un bene pubblico, sebbene inutilizzato, comporta comunque un illecito, nonostante il bene sia patrimonio pubblico.
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