di Fabio Iuliano – Si sono presentati in blocco davanti all’ufficio dell’ingegnere Vittorio Fabrizi, al secondo piano del Dipartimento per la Ricostruzione. Gli inquilini del condominio Stella Maris, in via Scarfoglio (a due passi dal Torrione), hanno voluto chiamare in causa direttamente il dirigente responsabile del settore Ricostruzione privata, per avere notizie della pratica relativa al loro condominio. Fino a qualche giorno, fa infatti, si erano perse tracce del computo metrico e dell’estratto conto bancario di riferimento, nonostante i documenti fossero bene allegati alla richiesta di contributo.
«La nostra amministratrice Maria Teresa Stringini ha presentato tutto il 12 aprile scorso», spiega Elisabetta Mastracci, che abita nel palazzo in questione. Il computo metrico del nuovo fabbricato che dovrà sostituire quello danneggiato dal sisma, è stato elaborato e approvato dalla ditta di riferimento. Successivamente, vengono chieste delle integrazioni «ma tutto sembrava procedere per il meglio – prosegue la signora Mastracci – tanto che il 22 maggio ci hanno detto che la pratica è già stata caricata (in data 15 maggio) ed è pronta per essere pubblicata». Nonostante questo, la pratica non figura negli elenchi ufficiali, divulgati il 27 maggio.
«A questo punto – sottolinea – dall’ufficio Ricostruzione ci hanno fatto sapere che il nostro iter è bloccato in quanto mancante del computo metrico e dell’estratto conto bancario». Se non altro, la visita allo studio di Fabrizi è servita a far ritrovare la pratica, con tanto di elementi mancanti. «L’ingegnere ha firmato le carte – conclude – ma questo potrebbe non essere sufficiente visto che da qui a quindici giorni (quando il contributo dovrebbe essere pubblicato) potrebbe non essere più garantita la copertura finanziaria dell’intervento».