Droga nelle scuole superiori e mente dell’organizzazione un gruppo di albanesi. Sono una ventina i giovani indagati dagli uomini della sezione narcotici della Squadra mobile dell’Aquila con l’accusa di spaccio di droga a ragazzi e ragazzini delle scuole del capoluogo.
A rivelarlo è il quotidiano Il Messaggero, che spiega come l’operazione denominata “Spread” abbia portato alla luce una realtà fatta di clienti minorenni scoperti a fumare hashish o marijuana o addirittura a sniffare cocaina nei bagni degli istituti superiori della città e spacciatori, aquilani e albanesi, la cui età oscilla tra i 20 e i 25 anni.
L’inchiesta, coordinata da Procura dei minorenni e Procura della Repubblica, ha visto gli agenti della narcotici diretti dall’ispettore Nazzareno Buccella lavorare incessantemente, con perquisizioni fuori le scuole (specie quelle di Collesapone, riporta il giornale) ed intercettazioni.
Uno spacciatore è accusato di aver smerciato un chilo di erba per un guadagano di circa 3.500 euro mentre ad un altro ragazzo è stato sequestrato un panetto di circa un etto di marijuana.
Mente di tutta l’organizzazione alcuni giovani albanesi che avrebbero venduto la droga a studenti aquilani per essere spacciata fuori gli istituti superiori aquilani, tra cui anche uno privato.