L’Aquila, Simona Volpe presenta il suo futuro di città
di Cinzia Scopano | 08 Giugno 2022 @ 06:01 | VERSO LE ELEZIONI
L’AQUILA – La candidata Simona Volpe, avvocata, 53 anni, è stata la vera sorpresa di questa campagna elettorale 2022. A capo della lista civica ‘Liber Aquila’, responsabile del personale in alcune aziende private è la seconda donna, insieme a Stefania Pezzopane a sfidare il sindaco uscente Pierluigi Biondi, oltre al terzo candidato Americo Di Benedetto. La nostra intervista.
Quali sono le proposte del vostro programma politico e problemi da risolvere per i prossimi 5 anni di governo della città?
Il nostro programma politico si fonda sull’analisi dei bisogni del ciclo di vita. Una volta definiti i bisogni prioritari di bambini, ragazzi, giovani, adulti ed anziani, andremo ad operare contestualmente su soluzioni pragmatiche che possano agevolare la quotidianità e riportare la collettività ad un ritmo lento e sano. Ci proponiamo come collante per riportare la comunità ad una naturale aggregazione, guidata sì da interessi molteplici, ma con un unico denominatore comune.
Il problema principale oggi risulta essere per noi la disgregazione post sisma e la de-socializzazione dei rapporti umani a seguito dell’emergenza sanitaria.
Per recuperare l’anima della città e del territorio, abbiamo diverse proposte, tra cui l’Educazione intergenerazionale. Progetto già attuato in alcune regioni del territorio Nazionale, che va a favorire l’attività di apprendimento intergenerazionale.
Una sola struttura accoglie un nido per l’infanzia, una casa di riposo e un centro diurno per anziani (servizi convenzionati con Comune e Asl) e fa sì che diverse generazioni interagiscano attraverso programmi dedicati, un unico progetto educativo in cui gli operatori lavorano insieme e gli educatori vengono formati sui temi legati ai rapporti tra le diverse generazioni.
Altra priorità risulta essere il rilancio e lo sviluppo economico del territorio attraverso il recupero delle professionalità’ e competenze, il sostegno all’impresa sociale ed all’associazionismo, il recupero dei mestieri quasi dimenticati, la cultura delle origini e delle tradizioni, lo sviluppo dell’attrattività del territorio come incubatore di iniziative imprenditoriali e innovative, la promozione della cultura dell’innovazione sociale per attivare comunità creative, forme di economia collaborativa, circolare ed inclusiva, il sostegno di nuove forme di economia collaborativa, circolare e inclusiva, l’incentivazione del settore del terziario avanzato, fondato su nuove tecnologie e supportato dalla presenza dell’ateneo aquilano.
Ulteriore obiettivo di programma, è l’ultimazione della ricostruzione e del recupero dei centri storici dell’Aquila e delle frazioni, funzionale al recupero del tessuto sociale e dello sviluppo economico del territorio dell’Abruzzo interno.
Definizione trasparente e utilizzazione dei fondi del Pnrr. Ci sarà un coinvolgimento della popolazione non tanto nella scelta ma quanto meno nelle fase propositiva?
E’ nostra intenzione creare, nel comune di L’Aquila, un Comitato permanente di cittadini dove si possano proporre ed elaborare soluzioni a problemi per la città di L’Aquila ed il suo territorio, comprendente anche il comprensorio di altri comuni limitrofi, in quanto importanti per lo sviluppo socio economico.
Il comitato sarà sempre in contatto diretto con gli eletti, che riporteranno le istanze e soluzioni all’interno dell’Amministrazione. Solo con il supporto della base potrà realizzarsi l’impiego razionale ed efficiente dei fondi provenienti dal PNRR.
Rilancio del piano strategico della città inteso come scelta delle priorità di sviluppo (cultura, università, turismo ecc..). Quale programmazione e visione della città intendete portare avanti?
Seminiamo futuro è il nostro slogan. La visione deve essere proiettata al futuro. Non vogliamo ritorni immediati, né tantomeno consensi effimeri. Vogliamo una Città capoluogo, collegata, internazionale, verde e sana. La cittadinanza attiva deve proiettarci in avanti in una grande azione collettiva, di energia e dinamismo. Proponiamo una città che tenga conto delle problematiche ambientali, economiche, di mobilità, di viabilità’ tra la città e le sue frazioni, integrata con un progetto di collegamento di più ampio respiro con il territorio circostante.
Una città verde, che tenga conto della ecosostenibilità e che punti su spazi di aggregazione sociale e culturale.
Una città che tenga conto del grande cambiamento vissuto dal 2009 ad oggi, a causa della de-popolazione, del decremento delle nascite, del cambio di destinazione di molti immobili.
Una città per la quale vogliamo una trasformazione in città di scienza e cultura, polo di amministrazione e alta formazione pubblica, meta turistica, sportiva e religiosa.
Definizione della funzione del nuovo Prg e varo del medesimo anche in funzione della questione irrisolta dei manufatti temporanei ereditati dal terremoto, progetto Case e map compresi.
Il PRG non può non tenere conto degli altri strumenti di regolamentazione (Piano Regionale Paesistico, Piano Territoriale Provinciale, Piano per il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga) e pertanto va pensato con l’intento di mediare gli interessi, molteplici e interferenti.
E’ opportuno prima recuperare il patrimonio esistente, ed eventualmente procedere ad ulteriore urbanizzazione, con un unico punto fermo: mantenere sempre i più alti standard di sicurezza (sismica e da eventi naturali) e di efficientamento energetico.
L’amministrazione aquilana, forse già la prossima che gli aquilani sono chiamati oggi a scegliere, dovrà necessariamente confrontarsi con il “progetto case”. La soluzione a quello che oggi si presenta come problema passa, a nostro avviso, necessariamente attraverso il preliminare censimento degli immobili, la verifica del loro stato di conservazione e manutenzione, il loro attuale utilizzo, la valutazione dei costi di mantenimento.
Sulla base di questi dati, si potrà decidere il da farsi, sia in prospettiva di una razionalizzazione delle disponibilità abitative e di un loro reimpiego, ove individuato, sia di un recupero delle aree dedicate. Le idee ci sono, ma dovranno necessariamente confrontarsi con la realtà dei dati e con le risorse economiche che potranno esservi destinate.
Sviluppo del Gran Sasso; risoluzione delle problematiche relative all’impiantistica ed alla ricettività in quota. In merito a questa problematica come si intende procedere al rilancio del turismo di montagna e alla diversificazione dell’offerta turistica?
Prioritario è lo sviluppo del comprensorio del Gran Sasso come attrazione turistica invernale, estiva e storica, anche riconsiderando i rapporti con l’ente parco. Proponiamo:
- la realizzazione dei collegamenti tra la città e le zone limitrofe con piste ciclabili per favorire anche il cicloturismo.
- il potenziamo il tracciamento di percorsi, assistiti da ristori, rifugi, alloggi pastorali, casali privati, che tengano conto anche dei bisogni dei diversamente abili.
- l’incentivazione delle cooperative a supporto delle attività’ turistiche e la sponsorizzazione del territorio attraverso internet.
L’interazione tra Comune, Parco, Cai, Soccorso Alpino, Collegio delle Guide alpine, Guardia di Finanza, Carabinieri Forestali, Amministrazioni Separate per i beni di Uso Civico, Associazione Nazionale Alpini, FAI ed altre Istituzioni ed associazioni locali rappresenta il quadro sinergico di fondo attraverso il quale qualsiasi progettualità potrà trovare la sua concreta realizzazione e raggiungere, verosimilmente, i propri scopi.
La crisi occupazione e del lavoro all’Aquila: come dare opportunità ai giovani per incentivarli a restare e a investire il loro futuro qui e come dare risposte agli ultracinquantenni che rischiano di uscire dal mercato del lavoro?
Riteniamo che ci siano ampie opportunità’ per trattenere le nostre risorse umane e per attrarne di nuove:
Sostenere impresa sociale, associazionismo, aggregazioni informali e start up innovative.
Recuperare mestieri, quasi dimenticati, attraverso una cultura delle origini e delle tradizioni, per creare occupazione in settori di nicchia e ad alto valore aggiunto. Sviluppare l’attrattività del territorio, come incubatore di iniziative imprenditoriali e innovative.
Promuovere l’innovazione sociale per attivare comunità creative, forme di economia collaborativa, circolare e inclusiva.
Sostenere l’insediamento degli Istituti Tecnici Superiori, la direzione verso energie sostenibili e tecnologie avanzate (Green e Tech). Creare competenze specializzate in progettazione internazionale, per un proficuo utilizzo dei Fondi Europei. Potenziare l’orientamento professionale, attraverso giornate e stand di orientamento.
Sanità: come rilanciare il ruolo dell’ospedale aquilano e la sanità territoriale, affrontare il grande problema delle liste d’attesa e del personale?
Riteniamo fondamentale non perdere il collegamento tra l’ospedale regionale e la facoltà di medicina dell’Università dell’Aquila. Per conseguire il benessere della cittadinanza è necessario riscoprire la cultura della prevenzione.
Riteniamo utile inserire la medicina integrata negli ambulatori e nei reparti ospedalieri affiancando alle tecniche diagnostiche e terapeutiche convenzionali le Cam (Medicine Alternative Complementari), come la Medicina Tradizionale Cinese, l’Omeopatia, la Medicina Ayurvedica, Antroposofica, Tibetana e altre tradizionali e naturali.
Proponiamo di razionalizzare i presidi medici sul territorio anche in prospettiva di operare una spinta al ripopolamento dell’Abruzzo interno.
Che iniziative mettere in campo per lo sblocco della ricostruzione pubblica?
La ricostruzione pubblica non può’ prescindere da un progetto organico che tenga conto delle mutate esigenze della città e dei bisogni dei cittadini, per come si sono evoluti nel dopo sisma, ed operi in prospettiva dei bisogni del domani. Certezza delle risorse e delle tempistiche, funzionali alle priorità identificate, con una attenzione agli operatori per garantire qualità dei lavori effettuati, il rispetto di tempistiche e budget.
Che iniziative mettere in campo per la ricostituzione delle frazioni in ritardo rispetto al centro città?
La nostra visione è sempre organica e funzionale al ripopolamento del territorio. Per questo partiamo dall’analisi dei bisogni, delle risorse disponibili e di una vocazione dei territori, con il supporto dei comitati di partecipazione territoriali. Imprescindibile la razionalizzazione dei collegamenti e il potenziamento dei trasporti, cosi’ da integrare le frazioni e rinnovarne la vitalità’ economica, sociale e culturale.