L’Aquila si gode il distretto del farmaco: +57,8% di export nel 2022. Quarta provincia d’Italia

di Alessio Ludovici | 08 Giugno 2023 @ 06:00 | ATTUALITA'
l'aquila distretto del farmaco
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L’AQUILA – L’Aquila, distretto del farmaco in cronaca nazionale. Il Sole 24 Ore ha dedicato un lungo approfondimento al settore farmaceutico aquilano. Dompé, Menarini e Sanofi, nomi familiari agli aquilani e colossi del settore. Il principale giornale economico italiano fa il punto, sottolineando sia i risultati del 2022, +57,8% e quarta provincia per crescita dell’export farmaceutico, sia il peso specifico assoluto: il settore farmaceutico aquilano è nella top ten italiana delle esportazioni totali, settore importante della nostra economia che l’anno scorso ha segnato un complessivo +43% di export.

Un “fiore all’occhiello”, scrive il Sole, della manifattura provinciale, spesso sottovalutata e che pure esiste. Tremila gli addetti farmaceutica in Abruzzo, produttività superiore a Germania, Francia o Spagna. Un valore sul Pil regionale del 6% a fronte dell’1,6% di occupati.

L’Aquila, distretto del farmaco: ricerca e innovazione a braccetto con Univaq

L’articolo di Marzio Bartolini cerca di capire anche i motivi del successo. La partnership con il mondo universitario è una delle chiavi e si nota da un numero innanzitutto: gli investimenti in ricerca e sviluppo pari a 60 milioni di euro, che da soli fanno il 20% degli investimenti delle imprese abruzzesi nella ricerca.

Decisiva la partnership con l’ateneo aquilano. “Aziende ad elevate competenze tecnologiche hanno bisogno di personale di formazione elevata” spiega il rettore Univaq Edoardo Alesse. Un esempio, due progetti di Dompé finanziati dall’ex ministero dello Sviluppo economico: sull’impiego dell’Ngf nelle patalogie rare dell’occhio il primo, sulle patologie dell’orecchio per la sordità il secondo. Nei laboratori Univaq si studiano modelli in vitro e non solo. Ancora, con Sanofi si collabora sull’automazione delle linee produttive.

Lungimiranti, nel corso degli anni, la nascita della facoltà di Biotech, il consorzio “Capitank”,  polo di innovazione regionale in cui una sessantina di aziende farmaceutiche e chimiche si incontrano con il mondo della ricerca, e anche i generosi investimenti del post sisma per sostenere lo sviluppo locale. 

Il futuro: replicare su altre filiere

Al Sole 24 Ore il rettore strizza l’occhio anche all’immediato futuro. L’auspicio è replicare quanto successo nel settore farmaceutico in altre filiere produttive che hanno bisogno studenti formati. La prima scommessa è Vitality, l’ecosistemia dell’innovazione selezionati, finanziati dal Mur con fondi del Pnrr, con partnership da diverse regioni e la cui sede principale però sarà all’Aquila, nella ex Reiss Romoli. 

Presentato a luglio 2022 il progetto Vitality può contare su uno stanziamento complessivo di 120 milioni di euro, vede la partecipazione di 23 partner, tra cui le nove università di Abruzzo, Umbria e Marche. 


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