L’Aquila, saranno censiti 6mila alberi. Taranta: “Dall’emergenza alla gestione del patrimonio arboreo”

di Alessio Ludovici | 22 Novembre 2022 @ 06:00 | AMBIENTE
Taranta
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L’AQUILA – E’ già in corso il censimento degli alberi della città dell’Aquila, l’iniziativa voluta dall’assessore all’Ambiente Fabrizio Taranta sul finire della passata consiliatura. La prima fase del lavoro dovrebbe terminare a primavera.  Un passo fondamentale, ribadisce Taranta, per passare da una gestione emergenziale dell’immenso patrimonio arboreo della città dell’Aquila ad una vera pianificazione

Il censimento è uno strumento previsto dalla Legge 10 del 2013. Il Comune dell’Aquila nei mesi scorsi ha affidato a un tecnico il censimento. Sono gli uffici dell’ente, però, a indicare le priorità e si è partiti ad esempio da Collemaggio e viale di Collemaggio per poi proseguire su altri grandi viali alberati del zona centrale della città.

Un patrimonio arboreo importante e storico ma di difficile gestione. La vita di un albero in città è per forza di cosa diversa da quello di un albero in un bosco, ci sono problemi differenti e bisogna tenere conto sia delle esigenze di sicurezza sia di quelle ambientali a cui gli alberi contribuiscono in termini di assorbimento di Co2, di dispersione del calore, di difesa dei suoli oltre che da un punto di vista paesaggistico.

Per tenere insieme esigenze spesso diametralmente opposte e che generano forti polemiche tra la cittadinanza, tra chi chiede di tagliare tutto e chi di non tagliare niente, c’è bisogno di pianificare gli interventi, le nuove piantumazioni, le messe a dimora, le manutenzioni.

E per pianificare bisogna conoscere, avere piena contezza di ciò che si ha, quanti alberi, di che età, in quali condizioni di salute e in quale contesto urbano e del terreno sono inseriti. Ecco il senso del censimento.

Gli alberi censiti saranno tutti georeferenziati (rintracciabili attraverso la targhetta numerica applicata sul tronco) spiegano al Settore Ambiente, in modo che anche tutti i cittadini possano aver contezza dello stato del nostro patrimonio. E allo stesso modo l’amministrazione, sapendo già a quali esemplari bisogna prestare più attenzione, potrà più facilmente procedere con analisi strumentali e con gli interventi di manutenzione e sostituzione senza compromettere quell’ecosistema urbano che tante città ci invidiano. 

 


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