L’Aquila, ricostruzione: truffa a Fondartigianato Roma, indagato Lombardo

di Redazione | 04 Marzo 2014 @ 18:14 | ATTUALITA'
confartigianato luigi lombardo
Print Friendly and PDF

Un contributo da 200 mila euro per corsi fantasma o solo parzialmente svolti mirati a formare le maestranze da impiegare nella ricostruzione post terremoto.

Con questa accusa il tribunale dell’Aquila, su richiesta della procura della Repubblica del capoluogo, ha disposto il sequestro di conti correnti e beni di cinque persone coinvolte in una truffa aggravata nei confronti della Fondartigianato di Roma.

I cinque accusati di aver lucrato indebitamente sui corsi di formazione sono Luigi Lombardo e Pio Fulvi, rispettivamente ex presidente e amministratore delegato della Confartigianato dell’Aquila, due imprenditori di Terni, R.P e F.F. e uno di Roma, S.M..

Complessivamente sono indagate nove persone che si sono viste notificare gli avvisi di garanzia.

Oggi i Finanzieri e i Carabinieri dei rispettivi comandi provinciali dell’Aquila hanno dato esecuzione al provvedimento firmato dal gip Romano Gargarella con il quale è stato disposto il sequestro preventivo fino all’equivalente dell’illecito profitto conseguito, ovvero i 200 mila euro del contributo ottenuto.

I Carabinieri e la Guardia di Finanza, coordinati dal sostituto procuratore Stefano Gallo, hanno accertato che i vertici della Confartigianato aquilana, al fine di ottenere un contributo dalla Fondartigianato di Roma per oltre 200.000 euro, avrebbero contabilizzato false spese per organizzare numerosi corsi di formazione che, invece, si sarebbero svolti solo parzialmente e, in alcuni casi, addirittura non si sarebbero neanche svolti.

I tre imprenditori avrebbero concorso alla truffa, secondo le accuse, mediante rilascio di false fatture, con gli allora vertici della Confartigianato locale, nell’organizzare dei corsi di formazione destinati alle maestranze da utilizzare nei cantieri della ricostruzione aquilana.

Stando a quanto si legge nel comunicato della procura, sarebbe stato rendicontato l’avvenuto pagamento di un canone annuo di locazione per l’utilizzo di un modulo abitativo provvisorio dove si sarebbero svolti alcuni dei corsi per 20.800 euro. Secondo le accuse, invece, il Map è stato utilizzato per soli tre mesi ed era di proprietà dell’associazione Cardinale Innocenti di cui Lombardo e Fulvi erano i responsabili.

Lo stesso Map sarebbe stato acquistato a un prezzo addirittura di molto inferiore (appena 8.000 euro) al canone di locazione rendicontato.

Il contratto di affitto, non registrato presso il competente Ufficio finanziario, era stato firmato dai due, uno come rappresentate della Confartigianato dell’Aquila l’altro come rappresentante dell’associazione Cardinale Innocenti ma nessun canone di locazione veniva realmente corrisposto.

Per la rendicontazione dell’utilizzo di materiale didattico e di consumo per la formazione professionale pari a una somma di euro 10.754 sarebbe stata utilizzata una fattura “per operazioni inesistenti emessa dall’Azienda Network S.r.l. di Terni che fatturava anche i ponteggi e materiale vario da edilizia che invece erano messi gratuitamente a disposizione dai titolari delle ditte nei cui cantieri venivano svolte le attività pratiche”, si legge nel documento.

Ricevuta la prima tranche del contributo (il 16 giugno 2011) di oltre 163.000 euro il residente pro-tempore di Confartigianato L’Aquila ne distraeva subito l’importo di 50.000 euro dal conto dedicato della Confartigianato alla società Brainit Srl di Roma, senza alcuna reale motivazione e in assenza di documentazione giustificativa del costo sostenuto (che, successivamente, avrebbe motivato quale riconoscimento della Azienda Network per progetto di formazione professionale).


Print Friendly and PDF

TAGS