La situazione degli Uffici del Genio Civile a L’Aquila è alla paralisi per mancanza di personale e per l’elevato numero di pratiche che giacciono presso gli uffici della Provincia dell’Aquila. Attualmente nell’ufficio del Genio Civile lavorano un impiegato, un ingegnere e il capoufficio e i permessi che vengono rilasciati risalgono all’agosto 2012. La vigente normativa, legge 138/96 art.4, disciplina che gli Uffici del Genio Civile rilascino l’attestazione dell’avvenuto deposito entro 15 giomi dal ricevimento, ma attualmente l’ufficio deve gestire oltre 1000 pratiche che attendono il rilascio dell’attestazione dell’avvenuto deposito.
«I permessi richiesti oggi verranno autorizzati fra un anno e mezzo o due se tutto va bene» dichiara, laconico, un ingegnere in fila fuori dagli uffici, «ed è chiaro che se non si ottiene l’autorizzazione non si possono iniziare i lavori». Pena segnalazione del fatto alla Magistratura per violazione degli art. 65, 66, 93, 94 D.P.R. 380/2001, anche se ultimamente, con procedimento penale n. 3777/2010, la stessa Magistratura ha ritenuto che il fatto non è previsto dalla legge come reato, nel caso di pratiche presentate per il deposito a seguito dei danni del sisrna 2009.
Nonostante le proteste degli Ordini professionali e del presidente della Provincia Del Corvo, che ha inviato una nota al governatore della Regione Abruzzo, Gianni Chiodie ai sindaci dei Comuni del “cratere”, per chiedere il distacco temporaneo di figure professionali assegnate ai Comuni, che hanno già precedentemente prestato la loro opera presso gli Uffici della filiera della ricostruzione (Cineas, Reluiss, Fintecna), la situazione non sembra sbloccarsi.
«Nel frattempo ci sono ancora famiglie che devono essere assistite dal Comune, con una spesa di almeno 400 euro al mese più tutti i disagi conseguenti comprensibili», continua l’ingegnere. «Nel mio caso ben 15 famiglie potranno rientrare nelle loro case solo tra quattro anni: due per l’ultimo permesso e due per la costruzione, ma il mio è solo un caso, questo vale per migliaia di famiglie».
«Voglio fare un calcolo approssimativo su 1000 famiglie. Se consideriamo solo 400 euro al mese per 4 anni fanno quasi 20 milioni di euro. Con questi soldi si potrebbe pagare qualche tecnico per smaltire le pratiche?».