Massimo Cialente dopo le dichiarazione di ieri del Ministro Trigilia che aveva dichiarato, in merito alla ricostruzione dell’Aquila, “Le risorse residue ammontano ancora intorno ai 400 milioni di euro, e dovrebbero essere in grado di garantire la continuita’ della ricostruzione fino alla fine del 2013”, ha dichiarato sulla sua pagina Facebook:
Sono molto preoccupato, davvero.
Leggo stamane il comunicato del Ministro Trigilia in risposta alle dichiarazione dell’assessore Di Stefano e del dott. Aielli che, illustrando la situazione reale della ricostruzione, denunciavano la mancanza di fondi.
Preoccupato perchè il Ministro sembra arrivare davvero da un altro pianeta. Chiaramente il comunicato non lo ha scritto lui, ma questo testimonia ancor più che il governo non ci sta capendo niente (o finge di non capire).
I 985 milioni di euro, che abbiamo speso in meno di 8 mesi, sono la parte che spettava al Comune dell’Aquila, per la ricostruzione privata, di quei 2 miliardi di euro, sul totale dei 4 che stanziò nel 2009 per noi il governo Berlusconi, che poi per il resto se ne infischiò.
Direi che sono i soldi “vecchi” per la ricostruzione delle periferie, soprattutto. Soldi che se non avessimo avuto fra i piedi Chiodi e Fontana, avremmo potuto già utilizzare nel 2012.
Il 21 marzo, come ricorderete, venne il Ministro Barca, governo italiano, non libanese o portoghese. Si permise di dire che siamo un pò menagramo, ci spronò, ma soprattutto approvò , concordò, sottoscrisse, il cronoprogramma presentato dal Comune dell’Aquila, che prevedeva di ricostruire in 5 anni. 816 milioni di competenza per il 2013, 1. miliardo e due per il 14, un miliardo l’anno per gli altri 3 anni.
Ricostruire in 5 anni è forse un nostro capriccio? NO. E’ CHE SAPPIAMO BENE CHE POSSIAMO CHIEDERE ALLA CITTA’, MA SOPRATTUTTO AI GiOVANI, DI TENERE DURO ANCORA 5 ANNI A VIVERE UNA NON CITTA’, NON CERTO 8 10 ANNI.
Il governo Monti ci assicurò allora , alla vigilia dell’elezione del Presidente della Repubblica, i soldi per il 2013.
Letta si ritrovò con il problema Imu ed Iva imposto dal Pdl, ed alla fine concesse 1.200 milioni in sei anni, a partire dal 2014, spiegandomi che con la legge di stabilità avrebbe finanziato il 2014, poichè di fatto il miliardo e due doveva tamponare e soddisfare il 2013 (mi rendo conto che è complicato, ma è così).
Allora, come spiegato tre giorni fa, con Di Stefano ed Aielli siamo andati alla cassa deposito e prestiti, e ci siamo inventati un factoring per anticipare la cassa , per il 2013, della competenza del miliardo e due. Siamo pronti con i progetti. Se ci danno questi soldi, finanziamo progetti per oltre 500 milioni, stando dentro al cronoprogramma.
Ecco perchè dico che siamo bravissimi. Perchè stiamo correndo come pazzi secondo l’ambizioso progetto che ci siamo dato (fra lo sfotto dell’opposizione, in partcolare Angelo Mancini).
Adesso Trigilia ( o chi per lui) pensa di dirci e farci bere che il miliardo e due finanzia il 2014. Non esiste, Vorrebbe dire perdere un anno di ricostruzione.
PER IL 2014 SERVE UN ALTRO MILIARDO E DUE DI COMPETENZA.
E qui scatta la mia seconda e più grave preoccupazione. Ieri sera, su Sky (dopo un consolatorio consiglio comunale) apprendo dalla conferenza stampa di Letta con Saccomanni, che siamo al 3,1 del rapporto debito/Pil. Che quindi dobbiamo rientrare.
Domanda: c’è L’Aquila in questo 3,1, da ridurre a 3, oppure non ci siamo? Perchè se non ci siamo, salta ancora di più la ricostruzione.
Oggi, sebbene sia sabato, cercherò di sentire il governo.
COMINCIAMO A MOBILITARCI DI NUOVO.PICCOLA RIFLESSIONE POLITICA.
A mio avviso Letta è un buon presidente del Consiglio, così come alcuni suoi ministri.
Ma questo governo è una tragedia. Si può governare una fase come questa con due anime così opposte? La destra chiede di abolire l’Imu per tutti, anche chi potrebbe e dovrebbe pagarla. In epoca di vacche magre, se non fai pagare la prima casa neanche a Berlusconi, Montezemolo, o più modestamente il sottoscritto ed ai miei amici professionisti, è chiaro che devi tagliare ai poveri, lì devi colpire, e soprattutto devi rinunciare al rilancio produttivo.
Non si governa un emergenza con due idee di fondo diverse. Non si può! Ecco perchè gli altri agganciano la ripresa e noi no. Perchè non abbiamo una politica economica vera, fatta di scelte di campo.
A questo aggiungete l’instabilità.
E noi di mezzo, le nostre vite, le nostre identità. Ma anche quelle di milioni di giovani senza lavoro in Italia.
Se fossi il Presidente Napolitano, prenderei atto della completa sconfitta di una strategia, imporrei una riforma elettorale, ed andrei a sciogliere un’ora dopo le camere.p.s. Darei un soldino per sapere cosa pensa Matteo Renzi dell’Imu tolta a tutti. Due soldini, anzi tre a chi me lo dice, visto che ora sono tutti renziani. Grazie.