Un nostro lettore ci scrive in merito alla questione di Porta Barete. Dopo il lungo braccio di ferro tra il Comune, che è più che mai convinto sull’ipotesi di riapertura di quello che doveva essere uno dei principali accessi alla città, i residenti del numero civico 207 di via Roma, monsignor Orlando Antonini, nunzio apostolico, che è l’ispiratore della soluzione urbanistica e la bocciatura al progetto di riapertura della Porta, da parte del docente universitario di Ingegneria Antonello Salvatori, si inseriscono le tante associazioni che vogliono dire la loro su un importante aspetto che riguarda la pianificazione urbanistica della città.
“L’aspetto più saliente dell’intera vicenda è che per la prima volta nella nostra città si è creata, concretamente, una vera coscienza civica! Difatti varie associazioni, Archeoclub, Aternus, Italia Nostra, Legambiente Beni Culturali, Gruppo Aquilano di Azione Civica “Jemo ‘nnanzi” e Panta Rei, si sono unite esprimendo un comune sentire. A queste associazioni ultimamente si sono uniti 38 professori dell’Università dell’Aquila.
Praticamente, dal nulla, spontaneamente, si è creato un “manifesto culturale” una sorta di “Movimento Aquilanista” che sta facendo moltissimi proseliti. A parte il grande interesse rilevato su facebook (il video su Porta Barete caricato su You Tube ha fatto ad ora, 3255 visualizzazioni), tutti questi cittadini, in maniera inconsapevole (o meno), hanno concretizzato un’idea di “Urban center”, tanto che l’Amministrazione comunale, a fronte della dimostrazione di tanto interesse, ha indetto un assemblea civica a riguardo, e ne aspettiamo a breve un’altra!
Ecco, è questo l’aspetto da approfondire, secondo me. Nella nostra città, nota per “l’immota manet”, si stanno risvegliando una coscienza civica ed un interesse per il centro storico, per la nostra stessa storia, fortissimi, forse sempre presenti, ma sinora, sicuramente sopiti e “disuniti”!
Che sia l’inizio di una nuova era?”
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