L’Aquila, Pezzopane: sanità nel caos, le proposte del Pd in 5 punti
Le cinque proposte del Pd per una sanità aquilana che torni forte e che recuperi le criticità sul personale, la mancanza di materiali, l'edilizia, la tecnoloia e le risorse "ridotte al lumicino"
di Marianna Gianforte | 11 Maggio 2022 @ 18:42 | VERSO LE ELEZIONI
L’AQUILA – Il Partito democratico ha presentato questa mattina a villa Gioia il suo progetto di rilancio della sanità aquilana e dell’ospedale San Salvatore. Un piano di rilancio che deve rimediare alla condizione di abbandono in cui è lasciata la sanità dal govenro di centrodestra in Regione, nei confronti del quale – hanno spiegato gli esponenti dem – il sindaco Pierluigi Biondi “ha le mani legate, non riunisce i sindaci del territorio perché poi le loro richieste dovrebbe riportarle al presidente della Regione Marco Marsilio”. Sistema di finanziamento, personale, tecnologia, reparti, stabilizzazioni sono alcuni dei punti su cui occorre fare leva. Presenti alla conferenza stampa, oltre alla deputata del Pd e candidata sindaca alle amministrative dell’Aquila Stefania Pezzopane, anche il medico ed ex sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci; il consigliere comunale Stefano Albano; il sindaco di Scoppito candidato alle amministrative per il Pd Marco Giusti e quello di Castel del Monte Luciano Mucciante, candidato con la lista L’Aquila nuova; il presidente del Pd provinciale Carlo Benedetti; la candidata Eva Fascetti.
Pezzopane ha parlato di “declino della sanità aquilana”:
“Assistiamo al crollo che sta vivendo l’ospedale San Salvatore. Da sindaca, se gli aquilani mi daranno questa responsabilità, produrrò un cambiamento radicale. A testa alta, non con il capo chino di Biondi davanti a Marsilio. Nonostante le professionalità e l’impegno profuso ogni giorno dal personale. Ringrazio Pierpaolo Pietrucci, Stefano Albano e in particolare Massimo Cialente, i quali hanno offerto una fotografia della situazione attuale sciorinando la carrellata di problematiche che il nostro territorio è costretto a vivere in campo sanitario. Tantissime sono le difficoltà, tra lo scandalo delle condizioni in cui si svolgono gli esami, la mancanza di assunzioni e di materiale. Le nostre professioniste e i nostri professionisti sono costretti a lavorare in quella che sembra una condizione da ospedale da campo, ma visto che la nostra è una politica fatta non solo di aiuole e giardinetti, di posizionamento di fontanelle e inaugurazioni; visto che noi di sanità ci occupiamo ogni giorno, non solo in campagna elettorale, non ci limitiamo a raccontare problemi accusando e facendo geremiadi, noi siamo qui per fare le nostre proposte in maniera attiva, pronti a governare questa città e risollevarla dal disfacimento delle nostre eccellenze che altrimenti diverrebbe un destino”.
Duro il giudizio di Cialente sulle condizioni della sanità aquilana e in città in modo particolare:
“L’ospedale dell’Aquila è ridotto a un ‘ospedale da campo’, in pessime condizioni dal punto di vista del management, cambio di direttori continuo che è frutto dello scontro politico tra Lega e Fratelli d’Italia. La parole d’ordine è solo tagliare in modo trasversale. Ed ecco che mancano i farmaci, i presidi elementari, reagenti che non si trovano, e questo perché non si fanno le gare d’appalto per gli acquisti. Il personale è stremato, le nostre eccellenze non ce la fanno più e si sentono impotenti a lavorare in queste condizioni. E i concorsi non si fanno e se si fanno arrivano a destinazione molto tardi. A monte c’è il problema del finanziamento del Fondo sanitario regionale che segue il criterio folle della quota pro capite: all’Aquila spettano pochissime risorse. Come organizzare una medicina del territorio all’Aquila? Spariti tanti reparti: quando è stato fatto l’ospedale Covid a Pescara ‘vendendolo’ come se dovesse essere lo Spallanzani d’Abruzzo, chiamai Roma: magari avessimo avuto tutto concentrato a Pescara. Ma un posto covid intensivo è fatto di personale, che non c’era. Quei 220 posti letto all’ospedale Covid di Pescara servivano per fare l’operazione di recupero di uno stabile e avere posti per portare il Santo Spirito a un numero molto alto di posti letto mentre nel resto del territorio pochi. Al San Salvatore è successo, invece, che non è vero che abbiamo 100 posti covid; invece è stato finalmente riaperto il Delta 6 trasformando quei reparti in reparti Covid: ma quanto tempo è che non abbiamo Malattie infettive? E Pneumologia? Solo la Geriatria non è stato trasformato. Noi abbiamo dovuto ridurre l’attività operatoria e molti pazienti, che nel frattempo hanno sviluppato neoplasie, se ne vanno fuori. E intanto le liste d’attesa per un esame aumentano, con prenotazioni che già slittano a gennaio 2023” .
Pietrucci ha spulciato la distribuzione delle risorse stabilita dalla Regione:
“Per l’emergenza covid-19 soltanto 19 milioni alla Asl dell’Aquila, a fronte dei 58 per l’azienda di Pescara e dei 48 rispettivamente per Chieti e Teramo. Inoltre, per quanto riguarda il fondo sanitario regionale, 25,6 milioni di euro sono andati alla Asl di Teramo, 23,4 alla Asl di Pescara, quasi 13 milioni alla Asl di Chieti e soltanto 1,2 milioni alla Asl dell’Aquila. Il motivo? Perché la nostra azienda ha speso di meno”.
Ecco le proposte del Pd per una sanità aquilana più forte in cinque punti:
1) Partecipazione: basta egoismi e clientelismo, basta uomini soli al comando. Stimoliamo il confronto e il dibattito istituendo la consulta della sanità coinvolgendo che metterà insieme i soggetti, la asl e l’università. Inoltre, è necessario convocare mensilmente l’ormai dimenticato, dall’attuale sindaco, comitato ristretto dei sindaci.
2) Personale: indire concorsi a tempo indeterminato entro sei mesi, stabilizzare i precari storici, attuare un programma di internalizzazione. Troppo precariato, i giovani così vanno via. Le altre Asl fanno i concorsi, alla Asl 1 no
3) Tecnologie: Attuare al più presto un processo di ammodernamento tecnologico per migliorare i servizi, concentrandosi sulle situazioni più vergognose, ad esempio la vergognosa situazione della PET, abbandonata in un cassone da anni.
4) Acquisti materiale: assicurare materiale di consumo, presidi, farmaci e reagenti, per mettere i nostri medici nelle condizioni di poter lavorare ed esercitare i propri talenti al meglio e nella condizione che meritano.
5) Edilizia sanitaria: utilizzare i fondi dell’art 20 per adeguare sismicamente l’ospedale, completare gli interminabili lavori e per migliorare la struttura per quanto riguarda il risparmio energetico. Fondi Pnrr e rimodulazione articolo 20.