Sulla Perdonanza e sulla sua programmazione si è tornato a parlare anche su Facebook. In un’animato scambio di vedute interessante il botta e risposta tra Walter Cavalieri e il Sindaco Massimo Cialente:
WC:
Personalmente non ho gradito il diktat imposto da monsignor D’Ercole sulla Porta Santa, anche perchè la parola di una Bolla pontificia dovrebbe essere superiore al parere di un semplice vescovo ausiliario. Capisco che non c’era tempo per consultare la Penitenzieria vaticana e plaudo alla brillante risoluzione del problema, ma mi piacerebbe che l’amministrazione sia più ferma in certe sue posizioni non solo verso la curia, ma anche verso la pletora di operatori che ruota intorno alla Perdonanza. Stamattina Walter Capezzali ci ammoniva sul fatto che se vogliamo la conferma dell’Unesco nel 2015, l’amministrazione dovrà praticare nei prossimi anni qualità e rigore e qualità e rigore dovrà imporre alla Città. Purtroppo, pur avendo un programma dignitoso a fronte del budget risicato di quest’anno, la Perdonanza continua ad avere il sapore della sagra più generalista e sgangherata che ci sia. Ieri sera ho visto ancora per il Corso la bancherella delle noccioline, la vendita delle marrocchie, la musica a palla davanti al bar Corsi e al Nero Caffè, e tanta altra pacchianeria. E mi sono chiesto ancora: ma perchè uno dovrebbe partirsene da Roma o da Firenze (o anche da Coppito) per venire a vedere ‘sto scandalo?…Se all’Aquila esiste ancora un assessore alla cultura, dovrebbe convocare al più presto tutte le energie culturali disponibili in città (a prescindere dal colore politico) e fare un esame spassionato di quello che da qualche anno sta succedendo. Senza preoccupazioni elettoralistiche.
MC:
Caro Walter, in questi giorni mi sto sentendo con te ed altri intellettuali, proprio per andare a recuperare un rigore storico, scientifico, del rito della Perdonanza, accanto alla creazione di una vera e propria collana che raccolga l’intero Corpus Celestiniano, compresi tutti gli atti del suo breve Pontificato. Ti ho già accennato al lungo colloquio con il prof. Zimei, che sta raccogliendo informazioni preziose, ma soprattutto scientifiche , sulla storia di questa tradizione. E’ indubbio che dovremo assolutamente andare in questa direzione. Rigore, attento recupero della vera storia, dei riti, di ciò che avveniva ed è avvenuto nei secoli intorno a questo evento, unico nel suo genere. E’ per questo che affiancheremo al Comitato Perdonanza, un Comitato scientifico, al quale chiamare storici come te, Zimei, mediovalisti, studiosi di Celestino V, provenienti da tutta Italia. Circa il contorno, come tu lo definisci, sappi che il sabato i locali mandano la musica a palla, sempre, che anche a Siena durante il Palio o in altre manifestazioni trovi quello che vende le noccioline o la porchetta. L’importante è distinguere la Perdonanza, le sue iniziative culturali, il suo svolgimento, da altri eventi che, a latere, possono esserne corollario che definirei…fisiologico.
WC:
Massimo, per molti versi la Perdonanza ha per unicità una valenza molto superiore al Palio di Siena. Dovrebbe essere un momento alto di spiritualità religiosa ma anche di esaltazione di valori laici universali (pace, riconciliazione, rispetto per l’ambiente e i beni comuni) contenuti nel magistero celestiniano. Valori che gli aquilani non vivranno autenticamente finchè l’aspetto festaiolo sarà non di contorno ma assolutamente predominante sulla Perdonanza, che funge solo da pretesto allo svolgimento di una mediocre Estate Aquilana. Insomma, il format va modificato radicalmente, piaccia o meno ai frequentatori abituali delle sagre. Vuoi sapere quale sarebbe il mio modello di riferimento, capace di conciliare momenti di riflessione, di impegno civico e di intelligente divertimento? Torna al 6 settembre 2012 e alla manifestazione del Gruppo EmergencyL’Aquila. Chapeau !! “E’ molto più difficile ricostruire che costruire perchè nella ricostruzione devi riprogettare, ridefinire luoghi ed ethos.” (Massimo Cacciari, Venezia, Palazzo Ducale, 28 agosto 2010)