(esempio da non seguire: avvertenze per i cittadini contro gli abusi).
Sono un cittadino aquilano e come voi ho sperimentato il lutto: aver perso delle persone che conoscevo, perso la casa, la città. Condivido lo sconvolgimento con una moglie e due figli e con tutte le persone vicine, amici e conoscenti. Ancora dopo 3 anni e 4 mesi non riusciamo a cominciare i lavori per la ricostruzione della nostra casa E (intervento paragonabile alla ricostruzione) pur avendo da subito incaricato progettisti, fatto le indagini strutturali. Sono tanti i motivi: incomprensioni tra progettisti prima, lunghi esami della “filiera”: Comue per DIA – Fintecna – Cineas – Reluis – infine Comune, forche caudine e in alcuni casi veri e propri gironi infernali nei quali il progetto si è impantanato.
Prima l’approvazione dei lavori ai singoli appartamenti che però non vale nulla se non c’è l’approvazione dei lavori condominiali che vanno fatti prima. Poi 15 giorni, 1 mese, altri 15 giorni, un altro mese, altri 15 giorni … Cineas lo esamina e lo rimanda a Reluis che lo aveva già esaminato che poi lo rimanda a Cineas che poi pubblica la scheda di verifica. Tutto on line ovviamente per velocizzare: un eufemismo. Dopo 1 anno e 20 giorni dopo nuovo esame del Comune viene pubblicato (finalmente) il contributo. Con un pesantissimo taglio. Sento i condomini: bisogna chiedere un riesame, non se la sentono di sborsare 20.000 euro magari per una seconda casa e soprattutto a causa delle sviste di chi lo ha esaminato. Quindi richiesta di revisione: motivata, discussa e finalmente arriva il parere favorevole su quasi tutto il contributo concesso. Ancora però dopo un mesesiamo in attesa della pubblicazione dell’esito del nuovo esame del Comune e della comunicazione del contributo concesso. Ci vado oggi vigilia di ferrragosto, dopo essere stato all’Enel e aver fatto la richiesta di rimozione dei contatori (tantissime persone a fare la stessa cosa) e scopro che il Comune ha mandato quasi tutti i dipendenti degli uffici per la ricostruzione in ferie per la settimana di ferragosto, chiuso il protocollo, solo informazioni e consegna pratiche già evase.
Ma già sappiamo che seppure iniziassimo i lavori dovremo quasi subito dopo sospenderli perché manca l’autorizzazione all’inizio dei lavori strutturali del genio civile: che è ormai nel caos totale: pochi dipendenti, molti precari, e migliaia di pratiche. Il risultato? tempo massimo stimato (temuto) sei mesi!!
Tutto questo con il massimo dell’utilizzo della tecnologia: tutto in pdf da mettere on line e alla fine il genio civile ti tiene tutto fermo per un timbro (che però una riforma regionale gli da un valore di autorizzazione “sismica”. Kafka qui ci fa ridere: noi stiamo a metà tra un’amministrazione borbonica e la pura incoscienza e spudoratezza di chi potendo fare qualcosa non ha fatto nulla e continua a non fare nulla: tanto agli elettori è stato bene così
La chiamavano shock economy, è in realtà l’applicazione scientifica della logica dello sciacallo in modo sistematico a tutti gli aspetti dall’emergenza prima e alla ricostruzione poi. Bagni chimici, puntellamenti, case in legno (semi-abusive,semi-provvisorie e semi-permanenti) fatte da tutti quelli che potevano (dipendenti comunali per primi), imprenditori e professionisti, che non pagano tasse. Amministratori di condominio con prospettive di lauti guadagni, compreso un dirigente comunale con casa della madre (non sua?!) prima A (agibile) poi riesaminata e valutata inagibile E (lavori come da ricostruire) demolita e ricostruita più grande di prima (ca € 400.000 spesi dallo stato) prima di tutti senza fare esami di Fintecna, Cineas, Reluis e al comune (c’era lui in mezzo neanche a parlarne). Il personaggio è a capo della direzione più importante con la stessa amministrazione di centro-sinistra bene allineata allo stile neo-borbonico.
C’è da dire che però noi abbiamo avuto anche la sventura di avere l’ultimo sovrano d’Italia: Berlusconi che ha rinnovato il sentimento di sudditanza ancora forte nel regno ex (??) borbonico degli aquilani: noi abbiamo visto le folle esultanti e invocanti: Silvio aiutaci, pensaci tu: che vergogna per noi pochi o tanti che la provavamo. E poi le case di Berlusconi: io ho ancora davanti l’immagine di Lui che agita le chiavi di una delle prima casette di legno (costruite dalla provincia di Trento?!) verso un bambino che allunga la mano per prenderle. La vecchina a cui lui personalmente si prende cura di rifarle la dentiera. Sembra di rievocare i documentari dell’istituto luce su Mussolini. Non bastano 309 morti, le case distrutte e con esse le nostre vite stravolte. Anche la nostra dignità di cittadini ridotta a invocazione del suddito che si rimette nelle mani del sovrano: Silvio pensaci tu!!
Certo, c’è chi ce l’ha la sensibilità di condannare certi atteggiamenti e chi no, e questo era un modo per dividerci. Altra divisione tra chi era favorevole alle palazzine antisismiche del progetto CASE, belle all’apparenza ma per loro natura né provvisorie né definitive quindi inutili adesso o destinate ad esserlo dopo ma costosissime e sicuramente dannose a una rapida ricostruzione (sono costate come 2 anni di ricostruzione). E dopo che ci fai con queste case in una città che ha una popolazione a crescita quasi zero (come l’italia del resto). Case per studenti: si e poi il reddito di chi affittava agli studenti? Un danno economico futuro quindi.
Però intanto costano tanto di manutenzione e nessuno paga: in verità solo adesso hanno deciso di far pagare l’affitto a chi non aveva casa di proprietà ma a chi non paga che gli fai, dove lo mandi? sempre lì rimane. E quale proprietario ha voglia di riprendersi in casa un inquilino moroso? Mi viene già un idea sul tipo di persone che in futuro abiteranno queste case: non era nato così il quartiere delle vele a Scampia dopo il terremoto?
Eppure nonostante tutto: avere ancora sconvolta la vita familiare, il lavoro, mi trovo tuttora in affitto concordato, nonostante tutto condivido: Niente lacrime, testa bassa e pedalare ... ma anche tirare qualche calcio nel culo a chi ti è di intralcio nella strada che hai da fare.