Sarà attivato nei prossimi mesi a L’Aquila un sistema di trasporto “intelligente” a chiamata, basato su un autobus elettrico alimentato con innovative tecniche di ricarica e realizzato dall’Enea e dal Centro di Ricerca per il Trasporto e la Logistica (Ctl) dell’Università La Sapienza” di Roma.
Il veicolo si avvale di tecnologie in grado di verificare in tempo reale lo stato di carica delle batterie, favorendo l’impiego di un accumulo elettrico minimo e la possibilità di effettuare ricariche parziali ad intervalli predefiniti. I punti di rifornimento sono posizionati lungo il percorso e al capolinea. Per limitare il peso a bordo e ottimizzare i costi di approvvigionamento, le batterie utilizzate sono di dimensioni ridotte.
Il sistema è in grado di gestire informaticamente tutte le richieste di trasporto che di volta in volta perverranno ad un apposito sito internet. Dopo un attenta valutazione delle capacità di trasporto e delle esigenze di ricarica del veicolo, uno speciale algoritmo programmerà il tragitto in base all’orario e alla destinazione dei singoli utenti. In seguito questi ultimi verranno informati, anche tramite sms, sull’effettivo orario di passaggio dell’autobus, al fine di minimizzare gli scostamenti rispetto all’orario richiesto in fase di prenotazione.
A bordo della navetta sono installati sensori dedicati e altri sistemi di analisi che consentiranno di trasmettere in tempo reale ad un centro di raccolta dati tutte le informazioni riguardanti il traffico, la posizione del veicolo, lo stato di carica delle batterie e il numero dei passeggeri. L’interazione tra il bus e la struttura di terra deputata alla raccolta dei dati viene realizzata tramite tecnologia Gsm/Gpr.
Le notizie relative alla mobilità potranno essere inviate ad un server urbano per informare i cittadini sullo stato del traffico lungo il percorso della navetta, attraverso l’interazione con i pannelli luminosi dedicati all’infomobilità cittadina.
«Bus elettrico sì, Enea e Sapienza (da sole) no!». Così l’assessore alla Smart City Alfredo Moroni, commentando l’articolo diffuso dall’Enea a proposito del progetto di un bus navetta elettrico a chiamata che a breve vedremo in circolo in centro storico.
«Il progetto – dichiara Moroni – è nato a seguito di un protocollo d’intesa siglato tra Comune dell’Aquila ed Enea, in sintonia con quanto previsto nel P.U.M. (piano urbano della mobilità ) con l’intento di favorire la comparsa di una vera e propria cultura della mobilità urbana, che, sotto l’aura della Smart City, abbracci anche lo sviluppo economico, l’accessibilità, il miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente.
Al di là delle caratteristiche tecniche, la necessità di istituire un progetto sperimentale del genere, rientra nel più ampio concetto di mobilità sostenibile, che indica modalità di spostamento in grado di diminuire gli impatti ambientale, sociale ed economico generati dai veicoli privati e cioè:
- l’inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra; la congestione stradale;
- il degrado delle aree urbane, a scapito dei pedoni; il consumo di territorio».
«L’intesa con l’Enea – conclude Moroni – è stata fortemente voluta dal Comune dell’Aquila proprio per sugellare i principi sanciti nella politica Smart. Tutto è nato, infatti, dalla attuazione del progetto Smart Ring, ovvero l’illuminazione intelligente nell’anello di Via Strinella, finanziato con risorse del patto dei Sindaci, di cui il Comune dell’Aquila ha fruito».