Diciamocelo, le rotaie e i tralicci della metropolitana di superficie sono di impaccio non solo per gli automobilisti ma soprattutto per il neo nascente popolo dei ciclisti, che a L’Aquila aumenta di giorno in giorno. Anche per questo è stata avviata una raccolta firme promossa da Appello per L’Aquila, il Tavolo di Pettino, Policentrica, il Circolo Legambiente Abruzzo Beni Culturali, il Circolo ARCI Querencia e l’Associazione Bibliobus, che non limitandosi alla semplice richiesta di smantellamento avanzano una proposta interessante.
Gli obiettivi della petizione?
Via le rotaie e i tralicci della metropolitana di superficie ; no all’autoparco comunale nel sito della ex-rimessa.
Circa sei mesi fa, in concomitanza con l’inizio dei lavori che interessano viale Corrado IV e lo svincolo di Piazza D’Armi, il consigliere Ettore Di Cesare aveva presentato una interrogazione alla Giunta comunale con richiesta di chiarimento in merito alla rimozione delle rotaie, che interessano non soltanto viale Corrado IV ma molte altre zone della città.
La Giunta ha ammesso che i lavori riguarderanno solo il suddetto viale, dunque a interessare lo smantellamento sarà solo un piccolo tratto.
La spesa per la rimozione delle rotaie su viale Corrado IV ammonta a circa 54 mila euro. I fondi svincolati in conseguenza dell’abbandono del progetto ammontano a 6 milioni di euro, che devono essere destinati alla mobilità urbana.
«Bene – dicono gli organizzatori della petizione – si attinga ai 6 milioni svincolati per rimuovere completamente i tralicci e le rotaie e per riqualificare strade e marciapiedi lungo il percorso. Se per i lavori su viale Corrado IV si sono spesi 54.000 euro, la somma necessaria a rimuovere le rotaie rimanenti non potrà essere superiore, esagerando, a mezzo milione di euro».
«La Giunta ha confermato che il Comune intende realizzare un autoparco al posto della ex rimessa, sita al quartiere di Pettino. Una simile scelta – osservano Movimenti e associazioni – non è assolutamente condivisibile: si continua a squalificare un’area già degradata – dicono – aggiungendo traffico e cemento invece che infrastrutture per l’aggregazione e la socialità del quartiere. L’ex rimessa si trova in mezzo ad una serie di terreni incolti che anche il nuovo PRG destina a verde attrezzato, a pochi passi dalle scuole, dalla parrocchia, dalle poste, dal cinema, da svariati esercizi commerciali; si trova, insomma, in quello che dovrebbe essere uno snodo fondamentale di aggregazione e socialità. Allora, ve bene riconvertire la rimessa, ma ad un uso coerente con le esigenze della periferia cittadina».
La proposta è di sfruttare la struttura come copertura di un centro sportivo-ricreativo per ragazzi ed anziani. Chiunque fosse interessato a firmare o a raccogliere firme, potrà rivolgersi ai soggetti e movimenti che hanno lanciato l’iniziativa, ovvero contattarli all’indirizzo mail: [email protected]