di Matilde Albani, L’Editoriale.com – Dopo una partenza d’effetto, arriva il deserto… anzi la fuga!!! Questo e’ oggi il Mercato di Piazza d’Armi, inaugurato lo scorso 13 giugno. Se lo guardi da vicino sembra un campo Rom in via di sgombero. Spazi vuoti un po’ ovunque, con gli ambulanti irriducibili incazzati neri. Ma non e’ questo il punto. Diminuite vistosamente le presenze, soprattutto infrasettimanali, gli incassi sono ridotti praticamente alla fame.
Degli 80 ambulanti iniziali, che avevano sottoscritto e suggellato il regolamento, una bella parte ha alzato i tacchi. Piuttosto che morire sul lastrone di cemento, ce ne torniamo al Cimitero, sulla Statale 80, la Statale 17 bis, il Torrione, la zona dei Carabinieri, la Torretta, il Progetto Case, almeno vendiamo!!!!
E poco gliene frega delle minacciate sanzioni dell’assessore Marcco Fanfani, a chi non si fosse spostato a Piazza D’Armi. Insomma ognuno fa quello che gli fa comodo, e come meglio gli conviene. Se a questo ci aggiungiamo i misteriosi lavori (nessuno ci ha capito ancora qualcosa) per la realizzazione della rotatoria di Santanza, per il ritorno del doppio senso di marcia su viale Corrado IV, via Beato Cesidio e via Ugo Piccinini, il quadro nefasto e’ completo. Il calo vendite riguarda un po’ tutto, soprattutto il settore frutta e verdura. La Fiva-Confcommercio sta cercando di ottenere dall’Ama il collegamento con bus-navetta, dai quartieri Case fino al mercato, ma non si capisce a che punto sia la pratica. Il Bar, per il quale il Comune ha emanato un bando per la gestione, e’ gia’ “vecchio”, imbrattato da quelli che si devono ”sfogare” nel pomeriggio, quando il paesaggio e’ lunare e girano solo i fantasmi dei pomodori non venduti. Insomma la famosa “socializzazione” e il ritrovo sul modello di una piazza da “smart city”, temi tanto cari in campagna elettorale. Ma qui, non siamo a Barcellona.
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