“Il tempestivo commissariamento del Comune dell’Aquila per il ripristino di condizioni normali per la vita dei cittadini e la ricostruzione post-sisma”.
A chiederlo è il movimento civico L’Aquila che vogliamo dopo gli arresti per presunte tangenti nell’ambito della ricostruzione post terremoto che hanno scosso l’amministrazione aquilana, “ipotesi di reato gravissime – prosegue la nota – che manifesterebbero consistenti elementi di continuità con l’attuale amministrazione cittadina”.
RIFONDAZIONE COMUNISTA: “DIMISSIONI IMMEDIATE DI RIGA E DI GREGORIO”
“Gli arresti per corruzione di Tancredi e Placidi segnano un gravissimo punto di svolta: per la prima volta vengono accertate responsabilità di ex esponenti dell’amministrazione all’interno di quell’intreccio perverso tra singoli politici e imprenditori nella speculazione sui puntellamenti che il partito di Rifondazione comunista fu tra i primi a denunciare anche a livello nazionale, chiedendo chiarezza sulle procedure di affidamento”.
È quanto si legge in una nota firmata da Francesco Marola, segretario provinciale Prc L’Aquila, Goffredo Juchich, segretario circolo Prc A. Casamobile L’Aquila, ed Enrico Perilli, capogruppo del partito al Comune.
“In questo contesto, in cui probabilmente emergeranno altre responsabilità – spiegano – anche gli avvisi di garanzia rischiano di intaccare la fiducia dei cittadini nei confronti nella Giunta. C’è bisogno di un segnale inequivocabile, pertanto il Partito della Rifondazione Comunista ritiene necessarie le dimissioni immediate del vicesindaco Riga e il ritiro degli incarichi conferiti a Di Gregorio, ormai pluri-indagato, come condizione per continuare la propria esperienza nella Giunta Cialente”.
“Inoltre – aggiungono – anticipare l’attuazione del piano anti-corruzione, con la rotazione periodica dei dirigenti, è una questione non più rinviabile. Ciò permetterebbe di sottrarre la gestione della cosa pubblica a queste possibili degenerazioni, restituendo la priorità alla politica rispetto allo sviluppo di poteri personali”.
“Da tempo stiamo denunciando l’esistenza di una questione morale – concludono – a partire dalla vicenda emblematica delle convenzioni urbanistiche, in cui il consolidarsi di zone d’ombra trasversali alle varie amministrazioni ha consentito il verificarsi di situazioni illegittime. Anche su questa vicenda auspichiamo l’azione pronta della magistratura”.
ALBANO: “RIGA HA FATTO BENE A DIMETTERSI” – “L’inchiesta giudiziaria che coinvolge soggetti con decisive responsabilità nella ricostruzione della nostra città è un fatto delicato che non intendiamo sottovalutare, in nessun modo. La trasparenza è una categoria imprescindibile in politica e nell’amministrazione pubblica, e questo vale ancora di più all’Aquila, dove sono in gioco la vita e la sofferenza delle persone. La trasparenza da noi assume una connotazione ulteriore, che ha a che fare con il rispetto dovuto a tutti gli aquilani e ai terremotati. Bene ha fatto il sindaco a sospendere Di Gregorio, bene ha fatto Riga a dimettersi. La ricostruzione dell’Aquila, che è un processo che va avanti e andrà ancora avanti, deve concretizzarsi senza ombre e sospetti. Nemmeno minimi. La battaglia continua e pretende trasparenza, noi continueremo a chiederla, ne va della credibilità di questa lotta, che non può farne a meno”.
PIERLUIGI MANTINI: “DOPO GLI ARRESTI, IMPEGNO SERIO PER GARE E PIU’ TRASPARENZA” – “A prescindere dal merito, che non commento, i provvedimenti giudiziari confermano le preoccupazioni che abbiamo più volte espresso, nella ricostruzione dell’Aquila c’è poca trasparenza, poca concorrenza, con un forte rischio di mercati illegali e di favoritismi. Occorre rafforzare la cultura e la prassi delle gare pubbliche e gli uffici a ciò dedicati, come il Provveditorato alle Opere Pubbliche, ed in tal senso vigileremo per il rispetto della legalità ad ogni livello”.