di Fabio Iuliano – «Come veniamo fuori da un contesto in cui, da un lato, le banche non possono o non vogliono esporsi nell’indicare alle imprese criteri e informazioni per poter accedere al credito e intendono mantenere una grande-totale discrezionalità nel valutare in modo specifico ogni situazione e, dall’altro lato, le imprese non hanno ancora metabolizzato i cambiamenti avvenuti nel mercato del credito in questi ultimi anni e non sanno come supportare le nuove richieste di sostegno finanziario?». Una domanda interessante quella di Francesco Lenoci (docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) all’Aquila per presentare – per la prima volta in Abruzzo – un volume sulla “Nuova Centrale dei rischi”, un lavoro di cui è autore con Stefano Peola.
La Centrale dei Rischi è un fondamentale “biglietto da visita” dell’impresa, dalla valenza assai superiore rispetto al bilancio d’esercizio e alla dichiarazione dei redditi, ai fini dell’accesso al credito. Una documentazione che rappresenta una sorta di “filmato” aggiornato sull’evoluzione delle attività aziendali. Da dicembre 2010 la Centrale dei Rischi può essere non solo richiesta, ma anche ricevuta tramite posta elettronica certificata.
Obiettivo del libro di Lenoci è quello di sviluppare un approccio con questo report «che non deve più essere visto come al solo servizio delle banche, ma anche a supporto dei professionisti, delle imprese e dei confidi». A tal fine, i primi due capitoli illustrano sia i contenuti della documentazione alla base del rapporto tra Pmi e banca, sia le modalità con cui tale documentazione viene esaminata dalle banche allo scopo di attribuire un rating ai sensi di Basilea 2 e Basilea 3. Una presentazione all’Aquila che arriva nell’ottica di risi economica e divulgare conoscenza tecnica e finanziaria nelle piccole e medie imprese che operano nel territorio aquilano, in particolare nell’affrontare il difficile problema del credito anche nell’ottica della ricostruzione post-terremoto. La risposta prevede «l’assegnazione di ruoli e specifici compiti a imprese, professionisti, banche, confidi e camere di commercio, che debbono essere, finalmente, in grado di dialogare di affidamenti o di revoca dei medesimi sulla base di un documento fondamentale ai fini del merito creditizio qual è, appunto la Centrale dei Rischi».
L’incontro all’Archivio di Stato, moderato da Alberto Orsini (caporedattore di Abruzzo Web), ha visto patrocinio di Camera di Commercio, Confindustria, Ance, Confcommercio e Apindustria dell’Aquila.
STRUTTURA DEL LIBRO
1. La documentazione di base e progredita delle PMI
2. L’accesso al credito per PMI e gruppi di imprese
3. Centrale dei Rischi: profili normativi e funzionamento
4. Centrale dei Rischi: profili giurisprudenziali
5. Centrale dei Rischi: risoluzioni stragiudiziali
6. Sfide e prospettive per i professionisti
7. Le banche e le centrali rischi private