L’Aquila, il Tar Abruzzo accoglie il ricorso di Gianni Padovani: entra in consiglio al posto di Eva Fascetti

di Alessio Ludovici | 22 Febbraio 2023 @ 17:48 | POLITICA
Gianni Padovani
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L’AQUILA – Strascico di elezioni comunali all’Aquila. Il Tar Abruzzo si è pronunciato sul ricorso proposto da Gianni Padovani, rappresentato dall’avvocato Giuliano Lazzari, e lo accoglie. Il risvolto è clamoroso, il candidato della lista L’Aquila 99 entra in consiglio comunale e toglie un seggio, quello di Eva Fascetti, difesa da Carlo Benedetti, al Partito Democratico

Padovani, spiega il Tar, “nella duplice veste di elettore iscritto nelle liste elettorali del Comune dell’Aquila e di candidato alla carica di consigliere nella lista denominata “99 L’Aquila” collegata con la candidata non eletta alla carica di sindaco Stefania Pezzopane” ha adito l’intestato Tribunale ex art. 130 d.lgs. 2.7.2010 n. 104 per ottenere, l’annullamento parziale delle operazioni elettorali, dei risultati delle elezioni e dell’atto di proclamazione degli eletti, posto in essere in data 17.6.2022, contenuto nel verbale delle operazioni dell’Ufficio Centrale Elettorale.

L’Ufficio elettorale, ricordiamo aveva assegnato tre seggi di consigliere comunale al “Partito Democratico” e nessun seggio alla lista denominata “99 L’Aquila”. Padovani nel suo ricorso denunciava una serie di “errori ed irregolarità riscontrati nel corso delle operazioni svolte presso gli uffici elettorali di sezione” che avrebbero falsato l’esito della consultazione elettorale.

In particolare l’Ufficio Centrale avrebbe erroneamente ripartito i 6 seggi tra le singole liste collegate alla candidata sindaco Stefania Pezzopane, e questo a causa di una serie di errori in diverse sezioni elettorali. Alla numero 80, ad esempio, Padovani denunciava incongruenze a danno della lista “99 L’Aquila”, non risultavano attributi alla lista “99 L’Aquila” un numero di voti non determinabile. Altri errori venivano denunciati per le sezioni 63, 65, 66 e 67. In queste i Presidenti delle Sezioni avrebbero commesso errori nella interpretazione di diversate tipologie di manifestazione di voto da parte degli elettori.

La difesa della Fascetti era basata sull’eccezione che eventuali attribuzioni di voto di lista disposte in favore della sola lista ”99 L’Aquila”, basate su criteri di valutazione erronei, potrebbero aver avuto ripercussioni su tutte le liste. Il Tar si è quindi riunito oggi, 22 febbraio, e ha rilevato le seguenti cose. 

  • “la controinteressata si è costituita il 24 ottobre 2022, ovvero oltre il termine ex art. 130, comma 5 c.p.a. di quindici giorni dalla notifica del ricorso nei suoi confronti avvenuta in data 2 agosto 2022 ai sensi dell’art. 140 c.p.c..”. Quindi, continua il tribunale, “non può ampliare il thema decidendum oltre il perimetro delle censure tempestivamente sollevate dal ricorrente nel ricorso introduttivo”.  “Alla luce delle predette considerazioni – scrive quindi il Tar – il risultato elettorale andrà corretto entro i limiti indicati dal ricorrente, essendo preclusa a questo Tribunale la modificazione di ulteriori dati, in specie quelli riguardanti il Partito Democratico, come preteso dalla controinteressata.
  • A seguito delle operazioni di verifica, inoltre, la lista 99 L’Aquila ha ottenuto 17 voti di lista nella sezione 80 “in luogo dei due assegnati dal Presidente della sezione elettorale e dall’Ufficio Centrale”. “Di essi, 16 sono stati rinvenuti nel plico contenente le schede valide, mentre 1 è stato rinvenuto nel plico contenente le schede nulle ad appartiene alla Prima Tipologia (schede con crocesegno tracciato su due contrassegni di lista con preferenze espresse correttamente solo per la lista “99 L’Aquila).” Altri 15 voti arrivano dalla sezione 66 all’esito delle operazioni di verifica. Alla 63 Padovani guadagna altri due voti. 

21 voti, ma c’erano altre sezioni contestate, che bastano per la lista 99 L’Aquila per superare l’ultimo quoziente del Pd.  “In conclusione – scrive il Tar – il ricorso deve essere accolto.”

 


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