I genitori degli studenti della scuola media Carducci esprimono profonda preoccupazione per le possibili conseguenze negative dell’accorpamento delle scuole Alighieri-Carducci. Nell’ambito della ridistribuzione delle ore per le cattedre di Lettere, prevista dal decreto Tremonti, il percorso didattico degli studenti potrebbe subire gravi disagi.
E’ stato annunciato infatti uno smembramento della cattedra di Lettere, in due corpi gestiti da due diversi docenti. Lettere insegnate da un professore e storia e geografia da un altro. In particolare, i genitori si riferiscono ai percorsi didattici già avviati per i ragazzi che si apprestano a frequentare le seconde e le terze classi. Gli studenti stanno correndo il rischio di perdere l’originario docente di Lettere, in luogo di una nuova figura sconosciuta alla classe e ai genitori: “Al momento dell’iscrizione – dice un genitore – tra i criteri di scelta della sezione per mia figlia, c’era proprio il docente di Lettere. Oggi con l’accorpamento proposto la cattedra viene affidata ad un altro professore. Ho profondo rispetto per la professionalità del nuovo incaricato, ma non è colui che ho scelto per mia figlia e soprattutto quello che l’ha accompagnata nella prima parte del suo percorso di studi”.
Questo accorpamento frettoloso rischia di interrompere non solo percorsi didattici, ma soprattutto fiduciari. I genitori, sebbene comprendano la necessità burocratica dell’accorpamento, chiedono al dirigente Tomassi una consultazione serena per studiare insieme una soluzione didattica confacente alla legge, ma che soddisfi anche le esigenze degli studenti.
“C’è anche chi, tra i genitori, che minaccia di non far presentare i propri figli a scuola, se gli accorpamenti non saranno rivisti – dice il genitore-. Noi siamo certi che il buonsenso di Tomassi, dirigente scolastico da anni, lo porti a ragionare con i genitori con toni moderati. E’ in ballo il bene e il futuro dei figli, non si tratta di scaramucce con genitori invadenti”.
I genitori annunciano che non si fermeranno. Hanno avviato una poderosa campagna stampa e di sensibilizzazione sul problema, coinvolgendo anche l’ufficio scolastico regionale, da cui saranno ricevuti nei prossimi giorni.