di Anna Tellini, 27esimaora.corriere.it – Fuori nevica, e che altrove non capiscano, e a quanto pare non possano farlo, che la preoccupazione prima è che le case sventrate non ce la facciano a resistere anche a questo, una volta di più, lo metto nel novero delle cose acquisite, e piano piano me ne faccio una ragione.
Due giorni fa una sparatoria davanti ad un supermercato è venuta a reclamare l’ennesimo allarme per l’ennesimo uomo incapace di uscire da una logica proprietaria nei confronti di una donna: ovvio, il nostro Centro antiviolenza doveva mandare un comunicato, chiarire che non di passione si tratta, ma di paura dell’altrui libertà… ok, fatto.
Da poco è uscita la sentenza di condanna della Commissione Grandi Rischi, e di nuovo si levano autorevoli lai sull’attentato alla scienza… ok, previsto, e comunque ho già dato: a suo tempo ho chiamato “Prima Pagina”, e per qualche momento ho potuto chiarire “alla nazione”…
Però adesso al ronzio perturbante di voci estranee (aliene?) – “imprenditori” che quella notte non possono fare a meno di ridere; Bertolaso coi suoi diktat di “operazione mediatica” -, a questo coro di dissonanze se ne aggiunge un’altra: Iurato si compiace della sua magistrale entrée nella disastrata comunità che è la mia. Una stanchezza amarognola mi prende, mentre la mia mente si incunea in un labirinto di possibilità:
– ma forse era una risata nervosa, fammi leggere bene
– no, sembra proprio da escludere
– non capisco: da dove viene questo accanimento arcaico su chi è già a terra? Atavismo?
– Infine, e soprattutto: va bene, prendo atto, ma
– davvero devo/dobbiamo passare i giorni a rintuzzare, parare gli attacchi / puntualizzare / far presente / ricordare che esistiamo, ebbene sì! / e via faticando?
Signori, per favore, lasciateci vivere. Grazie