L’Aquila, ecco il regolamento del verde: pianificazione, biodiversità e stop alle capitozzature
di Alessio Ludovici | 26 Gennaio 2023 @ 06:07 | AMBIENTE
L’AQUILA – La giunta comunale ha approvato il regolamento del verde, elaborato da un gruppo di lavoro, del settore Transizione Energetica e Protezione Civile, composto dal dirigente Luca Iagnemma, dal geometra Roberto Tomei, dal perito agrario del settore Roberto Salve, da Alessio Fiorini, con il supporto tecnico di Giovanna Giordani. Un atto atteso, che ora dovrà andare in commissione e consiglio, con il quale si va finalmente a disciplinare la gestione del verde pubblico e privato sul territorio del Comune dell’Aquila.
“Il verde pubblico e privato, oltre a costituire patrimonio naturale ed identitario del territorio e della città, ha valore connesso alle funzioni ambientali di difesa dei suoli, estetiche, culturali, di benessere e climatiche”, si apre così il testo che, quindi, enuncia i principi e le normative che lo hanno ispirato. Il regolamento disciplina giardini e parchi urbani di verde pubblico ma anche il verde privato, le aree verdi attrezzate come le aree gioco per bambini, le aiuole, i viali e le strade alberate, gli alberi pubblici o provati presenti nel territorio comunale, i filari arborei, siepi e arbusti presenti.
Sono esclusi, invece, alberature e siepi connesse con l’attività agricola e gli impianti selviculturali finalizzati alla produzione di legno, come anche le essenze arboree ed erbacee attinenti all’attività agricola e di pascolo.
Tra i principi inseriti ci sono la valorizzazione del patrimonio verde, la sua gestione sostenibile, il contributo al contrasto dei cambiamenti climatici, la salvaguarda del benessere cittadino, il miglioramento della qualità urbana e delle condizioni igienico ambientali, il coinvolgimento dei cittadini nelle attività di valorizzazione del verde.
Il principio di programmazione
All’art 3 si specifica che i principi e le previsioni del regolamento sono “di riferimento per le attività di redazione e formative dei nuovi strumenti di pianificazione e programmazione dell’Amministrazione Comunale così come per le relative varianti” e i Settori dell’Amministrazione acquisiscono, fatte salve comunque le eventuali procedure di VAS e VIncA, il parere del Settore Transizione Ecologica e Protezione Civile sui propri programmi e strumenti di pianificazione.
Entro un anno dall’entrata in vigore, inoltre, dovrà essere redatto un “Piano strategico di gestione del verde del Comune dell’Aquila (PSGV)” al fine di programmare gli interventi di previsione, i costi di gestione e le performance. Del piano del verde avevamo parlato qui.
Nei criteri per la progettazione del verde pubblico e del verde pubblico attrezzato, siamo all’art. 4, si indicano tra gli obiettivi il superamento delle frammentazione in un’ottica di qualità estetica e funzionale e di ottimizzazione dei costi, anche attraverso, ad esempio, la corretta scelta di specie vegetali e l’adozione di soluzioni tecniche a bassi input energetici, idrici, etc. I progetti dovranno favorire la filiera corta dei materiali nonché essere orientati al risparmio dell’acqua e alla connettività ecologica di supporto all’incremento della biodiversità. Le progettazioni, inoltre, dovranno prevedere la realizzazione di una corretta gestione delle acque meteoriche ed il contenimento degli eventi connessi ai cambianti climatici.
L’articolo 5 disciplina il Censimento del verde di cui abbiamo parlato diffusamente anche su L’Aquila Blog, uno strumento conoscitivo indispensabile per superare logiche emergenziali e pianificare interventi, sostituzioni e nuove messe a dimora degli alberi ad esempio. Dovrà essere effettuato con cadenza quinquennale. L’articolo 6 disciplina il bilancio arboreo, e all’articolo 7 fa capolino in città la disciplina degli Alberi monumentali per i quali l’amministrazione comunale si impegna, oltre che alla tutela, a promuoverne la conoscenza il relativo catalogo.
Abbattimenti, sostituzioni e potature
Il titolo due del regolamento entra nel vivo degli aspetti tecnici, molto discussi, non solo all’Aquila. Ad esempio, in caso di abbattimento autorizzato di alberi di pregio, ora si prevede che in sostituzione degli stessi dovranno essere poste a dimora piante della stessa specie, di una grandezza proporzionale alla pianta abbattuta, preferibilmente nello stesso luogo in cui era presente l’esemplare tutelato o, in alternativa, si potranno autorizzare impianti sostitutivi in altro luogo o su area di proprietà pubblica. Novità anche per le potature, uno dei temi più delicati, e il regolamento vieta espressamente le capitozzature. Insomma, un lavoro corposo, che mette finalmente nero su bianco un modello di gestione del verde pubblico utile per l’amministrazione come per i cittadini.