L’Aquila, e domani sono 757 anni della Magnifica Citade
di Alessio Ludovici | 10 Aprile 2023 @ 06:47 | RACCONTANDO
L’AQUILA – “Addì 11 d’aprile fo el primo fonnamento”. La settimana di passione della città, con le date ravvicinate dell’anniversario del sisma del 2009 e della Pasqua, si conclude domani, con una data pure simbolica. Le parole di Buccio di Ranallo ricordano la fondazione della città 1266. Una “rifondazione” angioina dopo la distruzione del 1259 ad opera di Manfredi del primo insediamento nato nel 1254.
Una nascita travagliata. Sono dei primi anni del Duecento i primi tentativi degli abitanti dei castelli che stanchi delle vessazioni si rivolgono ai grandi regnati dell’epoca per essere autorizzati a costruire una nuova città. Nel 1253, secondo la tradizione, è infine Corrado IV figlio di Federico II di Svevia a concedere il permesso di edificare la nuova città. Ma qualche anno dopo, perso il sostegno imperiale, Manfredi, successore di Corrado IV distrugge la città. Saranno quindi gli angioini, con Carlo d’Angiò, a permettere di riedificare la città a partire dal 1266.
Se c’è incertezza su chi abbia concesso il privilegio, non ce n’è alcuna sul ruolo decisivo degli aspiranti aquilani, abitanti nei castelli della conca e sulla loro volontà di affrancarsi dal potere feudale. Così dopo la distruzione di Corrado, gli aquilani acquistano da Carlo d’Angiò il privilegio di costruire una cinta muraria. Di lì a poco nasce L’Aquila come la conosciamo oggi, con la sua suddivisione in Quarti e locali, cioè rappresentazioni del territorio extramoenia dentro le mura. “Vi racconterò dell’Aquila, Magnifica città – cantava anche Buccio sulla prima fondazione del 1254 – e di coloro che la crearono con grande tenacia: per non essere sottomessi vollero la libertà”.
Una storia che andrebbe valorizzata e quest’anno una mano potrebbe arrivare dal Festival delle città del Medioevo che entrerà nel vivo a giugno di quest’anno, organizzato dall’Università degli studi dell’Aquila in collaborazione con il Comune dell’Aquila. Sono previsti più di 70 appuntamenti in cinque giorni (21-25 giugno) dedicati alla divulgazione storica, con la partecipazione dei più importanti storici, di archeologi, storici dell’arte, architetti, scienziati, scrittori, economisti e giornalisti.
Negli stessi giorni il Festival ospiterà anche la Fiera del libro medievale, gli eventi Botteghe e mestieri, Arcieri in città, Templari oltre la leggenda, Il Medioevo dei bambini, Il Medioevo in tv, Conoscere L’Aquila. Non mancheranno mostre, eventi culturali, concerti, spettacoli ed eventi a tema.