L’Aquila, due cucciole appena nate gettate per strada a Sassa. Dentro un sacchetto
di Redazione | 26 Gennaio 2023 @ 18:24 | CRONACA
L’AQUILA – Dentro un sacchetto e gettate per strada. Questo l’incredibile destino di due cucciole, forse con pochi giorni di vita, ritrovate lungo una strada a Sassa. Sono vive per miracolo. Le ha recuperate l’Oipa dell’Aquila, “su segnalazione di un cittadino” ci spiegano, che ha anche provveduto a segnalare il fatto alle autorità. L’ennesima cucciolata che finisce per strada questa senza neanche il coraggio di guardarle negli occhi.
“Ci ho messo un bel po’ prima di riuscire a scrivere questo post” scrive una volontaria sulla pagina dell’Oipa L’Aquila. “Inizialmente la rabbia ha preso il sopravvento e volevo solo sfogarmi con maledizioni e parolacce. Poi vi ho guardate da vicino e sono solo tanto triste. Vi chiedo scusa se dovete prendere il latte da un biberon. Vi chiedo scusa se dovete dormire tra le bottiglie d’acqua calda. Vi chiedo scusa se quando aprirete gli occhi vedrete una mamma umana e non la vostra. Vi chiedo scusa io al posto di quel pezzo di fango che ha tentato di togliervi la vita. Forza piccole mie, mettiamocela tutta. Sono state trovate a Sassa, è stato segnalato il fatto e ci saranno delle indagini, chiunque sappia qualcosa può contattarci in forma anonima privatamente.”
Cucciolate e abbandoni che vanno ad ingrossare una popolazione di randagi che, senza soluzione di continuità, continua ad avere numeri incredibile. Il canile sanitario è sempre pieno, il rifugio asilo convenzionato conta stabilmente oltre 300 cani, ma sono solo una fetta. Il grosso degli ingressi nel sanitario finisce in adozione grazie anche, e soprattutto come certificato anche dalle relazioni della Asl, agli incredibili sforzi di queste associazioni di volontari. Cani su cani, come non ci fosse un domani. Se si fermassero le adozioni per sei mesi all’Aquila sarebbe persino difficile uscire di casa, questa la cruda realtà dei numeri. Numeri che si abbattono solo e soltanto con le sterilizzazioni. Una campagna di sterilizzazione, nell’ambito di un protocollo di iniziative tra Asl, Comune dell’Aquila e associazioni, è partita ultimamente ma è solo un inizio. Serve un approccio diverso da parte della città, non si può fare solo spallucce confidando nel volontariato altrui. Il problema è di tutta la città, è fatto di migliaia di cani ogni anno, è dovuto ad ignoranza e ad approcci al mondo animale evidentemente sbagliati da parte della persone.