

A metà novembre 2015 il legale di Giulio Petrilli, avv. Francesco Camerini, ha depositato presso il Tribunale di Cassazione dell’Aquila il ricorso in difesa del suo assistito, condannato nel mese di Ottobre
a otto mesi senza condizionale per abuso di ufficio per avere regolarizzato 5 dipendenti part time quand’era presidente dell’ARET (azienda regionale economia e territorio) dal 2006 al 2008, e siglato un nuovo contratto con il direttore, riducendone il compenso da 110.000 euro annui a 39.000.
Le tesi dell’avvocato non sono mirate a discolpare semplicemente il suo assistito, quanto a ridare dignità a chi, dal posto di pubblico amministratore, si occupa del lavoro, della sua qualità, e dell’investimento nella stabilizzazione dei precari.
Giulio Petrilli fu già condannato a 5 anni e 8 mesi per “Banda armata”, poi assolto definitivamente nel 1989 ma non può usufruire dei giovamenti della legge sull’ingiusta detenzione perché la stessa non è retroattiva.
“Noi sottoscrittori – si legge in una nota inviata alla nostra redazione – ci battiamo anche per sconfiggere i teoremi per cui chi ha avuto frequentazioni considerate non ammissibili col suo pentimento, debba essere sempre criminalizzato e condannato per un non reato, senza concessione delle attenuanti generiche e della condizionale.
La mobilitazione prosegue. Noi cittadini, impegnati nella costruzione della reciproca convivenza basata sulla giustizia amministrativa e sociale, chiediamo alla Giustizia Italiana ma anche alla Politica di prendere la vicenda di Giulio Petrilli come tante altre, purtroppo nascoste nel clamore della politica urlata e nel disarmo dell’aggregazione, come momento per rifiutare la colpevolizzazione dell’impegno politico e sociale nel paese.
I beni comuni e la sicurezza dei cittadini, lo ripetiamo in questi tristi giorni dopo gli attentati di Parigi, si fondano e rifondano su un terreno di lavoro, di fiducia e di ascolto reciproco. Revisione del processo e riconsiderazione politica dell’azione dell’imputato”.
In calce le firme dei sottoscrittori della nota inoltrata agli organi di stampa:
Giovanni Russo Spena, giurista, ex parlamentare
Italo Di Sabato, Osservatorio sulla repressione
Marcello Pesarini, Osservatorio permanente sulle carceri, Antigone
Antonio Di Stasi, Professore di Diritto del lavoro nell’Università Politecnica delle Marche, Avvocato
Stefano Trovato, CNCA
Roberta Palmieri
Francesco Orazi Professore di Sociologia nell’Università Politecnica delle Marche, Avvocato
Fabio Sebastiani direttore Controlacrisi
Paola Ferroni
Scaini Gianmarco
M.Rosaria Russo dott.ssa in Scienze dell’Educazione Direttivo CGIL Lombardia
Adriana Spera
Antonio Nardantonio consigliere comunale L’Aquila
Claudio Grassi, ex senatore, Sinistra e Lavoro
Sergio Sinigaglia
Massimo Rossi, ex sindaco di Grottammare (AP) ex presidente Provincia AP, Forum Beni Comuni
Linda Santilli, Sinistra e Lavoro
Nicola Iannarelli, Sinistra e Lavoro