Dopo 4 anni sono stati completati i lavori di ricostruzione pesante dell’edificio ex-ONPI che il Comune de L’Aquila ha affidato al Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per una spesa totale di 6.764.967,77 euro, di cui 5 milioni, “stornati” dalle risorse complessive assegnate per la ricostruzione della Edilizia Residenziale Pubblica, trasferiti dalla Banca d’Italia in data 19 luglio 2010 e accreditati ricevuti sul conto di contabilità n. 5430 del Commissario e Presidente della Regione Gianni Chiodi.
I 5 milioni di euro “impropriamente utilizzati” per il ripristino dell’edificio ex-ONPI, sono stati prelevati dalla somma complessiva di 150 milioni di euro che la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la famosa Ordinanza n. 3803 del 15 agosto 2009, ha assegnato per la riparazione e ricostruzione degli Edifici di Edilizia Residenziale Pubblica regionale di proprietà dell’ATER e “anche” del Comune dell’Aquila.
La inaugurazione dell’edificio ex-ONPI, che viene giustamente celebrata da parte di tutte le Autorità, dimostra, aldilà di ogni ragionevole dubbio che, se le medesime “procedure” fossero state utilizzate ed attuate per la altrettanto “sollecita” ricostruzione di “tutte” le Case dell’ATER e del Comune dell’Aquila classificate “E”, oggi noi tutti avremmo avuto la soddisfazione ed il piacere di “festeggiare” il ritorno a casa di migliaia di famiglie, che invece resteranno ancora sfollate per i prossimi, se i lavori di ricostruzione “pesante” non dovessero essere immediatamente avviati.
Tale “somma ingiustizia” è stata perpetrata nonostante che con il Decreto commissariale n. 62 del 25 maggio 2011, per dare priorità agli interventi volti al ripristino dell’agibilità degli alloggi, siano stati ripartiti i seguenti fondi, e rispettivamente: ATER di L’Aquila: euro 78.070.000,00 di cui euro 23.300.000,00 per edifici classificati A, B e C, ed euro 54.770.000,00 per edifici classificati E; ATER di Teramo: euro 4.650.000,00; ATER di Lanciano: euro 855.000,00; ATER di Pescara: euro 9.759.890,00; ATER di Chieti: euro 13.650.000,00; Comune di L’Aquila: euro 37.000.000,00; Comune di Caporciano: euro 200.000,00; Comune di Scoppito: 800.000,00; Comune di L’Aquila –Ex ONPI: euro 5.000.000,00.
Inoltre, con nota n. 46/STM del 4 gennaio 2012, il Commissario Delegato per la ricostruzione-Presidente della Regione Abruzzo, al fine di consentire la prosecuzione dei pagamenti a fronte delle attività di ricostruzione nei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009, ha chiesto e ottenuto l’iscrizione sul proprio conto di contabilità n. 5430 dell’importo di euro 89.500.000,00 per consentire, in termini di somma urgenza, la realizzazione dei necessari interventi di ricostruzione o di riparazione degli immobili di proprietà dell’ATER di L’Aquila e delle altre ATER della Regione.
Per questo, il Mia Casa d’Abruzzo ha di nuovo inviato al Consiglio regionale unaProposta di Legge contenente <<Norme per la riparazione, ricostruzione e messa in sicurezza antisismica della Edilizia Residenziale Pubblica nelle aree della Regione Abruzzo colpite dal terremoto del 6 aprile 2009>>, con la richiesta di discussione e approvazione con procedura di massima urgenza e, in ogni caso, prima della pausa per le incombenti ferie estive.
Per ottenere l’approvazione di questa “Legge Regionale ad hoc” e l’inizio dei lavori di ricostruzione degli Edifici E, gli Inquilini e gli Assegnatari ancora sfollati effettueranno, singolarmente e insieme ai componenti delle rispettive famiglie, un “digiuno a rotazione”, quale gesto “simbolico” nei confronti del Consiglio regionale, dei soggetti attuatori e delle Istituzioni competenti della Regione Abruzzo e del Comune di L’Aquila.