di Marco Morante (liberamente preso dalla bacheca di Facebook) – Non ho molta voglia di scrivere e/o parlare in questi giorni, un po’ perché convintamente impegnato a cercare di fare, un po’ perché deluso e nauseato da certe cerimonie “paradisiache” .
Però la singolare coincidenza che mi appare sulle vostre bacheche, Paolo Della Ventura Pdv e Maria Cattini, che vede le posizioni dei civatiani sul consumo di suolo e le affermazioni di Pietrucci sulle casette provvisorie convergere sul tema, mi costringe a scriverne (spero velocemente) prima di correre dalla mia piccola.
1) Il post sul blog di Giuseppe Civati “il consumo di suolo e le nostre proposte” è, a mio modesto parere ed in parte, demagogico ed inefficace. E mi dispiace, perché è una delle poche voci che mostra quantomeno di voler affrontare il problema (concordo che quantomeno se ne debba discutere includendo “impermeabilizzazione, mitigazione, compensazione ed invarianza idraulica”, ma è troppo poco)
Va bene, poi, introdurre l’obbligo di “verificare le possibili alternative”, ma tutto il resto è fuffa (poco possono i sacrosanti orti urbani, il biulancio alimentare, ripristino delle colture) se non controproducente, come il vincolo ai 5 anni del diritto edificatorio, che vedrebbe il nostro territorio comunque occupato (entro i 5 anni) da scheletri in cls e ferri d’attesa “così da non perdere il diritto”, come nei peggiori western alla napoletana.
No, il toro va preso per le corna riducendo le cause quale la proliferazione infrastrutturale, ad esempio, che induce a spingersi sempre più in là, per cercare un centro altrove, e tutte quelle condizioni proprie della diffusione insiediativa che è così facile rintracciare in questi anni a L’Aquila, in maniera devastante ed accelerata.
(Qui un condensato ormai datato: http://www.collettivo99.org/site/?p=2541)
2) Poi c’è questa chicca riportata su laquilablog in cui Pietrucci (qualcuno lo tagghi, se vuole/può), che da elettore abruzzese vorrei conoscere un po’ più del niente che lo conosco, parla di casette provvisorie dicendo, pressoché, nulla.
“Sarà mio preciso impegno contribuire alla semplificazione del problema in vista della riforma della legge urbanistica, fornendo strumenti legislativi importanti per l’Amministrazione e per i cittadini che potranno trovare in tale strumenti possibilità di applicazione in relazione alle esigenze soggettive, a quelle normative e a quelle edilizie”.
Sì, ma come?
“Il mio impegno strategico sarà dunque quello di non tradire la qualità del nostro territorio e di ripianificarlo in armonia con le aspettative di qualità della vita, diritto sacrosanto di tutti i cittadini”
Una posizione di grazia: casette sì, casette no, casette lì sì lì no!?
Capisco che la campagna elettorale sia ancora lunga, ma questo a me sembra un intervento in perfetto politichese, per nulla chiaro, in nessun modo degno del conclamato rinnovamento.
Per il mio percorso di conoscenza del candidato un pessimo inizio.
Ero preoccupato, inizio ad essere terrorizzato.
(Ma spero di potermi ricredere, nel frattempo un altro condensato sul tema, anche questo tristemente datato: http://
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La replica di Paolo Della Ventura (Pd) http://giuliai2.sg-host.com/della-ventura-pd-sulle-posizioni-di-civati-sul-consumo-del-suolo-morante-troppo-frettoloso/48779-0411/