Il Sindaco Massimo Cialente, dopo che ieri in Consiglio comunale, sulla discussione sulla realizzazione dell’impianto a biomasse di Bazzano, era mancato il numero legale, è intervenuto sulla sua bacheca FB generando commenti discordanti.
Massimo Cialente:
Ieri pomeriggio discussione in Consiglio Comunale sulla centrale Biomasse di Bazzano. Ho avuto l’ennesima riprova, se mai ne avessi avuto bisogno, dell’assoluta inadeguatezza della (cosidetta) politica aquilani di centrodestra.
A fronte di cittadini giustamente preoccupati delle conseguenze possibili sulla loro salute e sul futuro del loro microambiente, la discussione è stata quella di provare a scaricare sul Comune le responsabilità della localizzazione. Un giochino scemo ma soprattutto inutile.
Un teatrino vergognoso, non diverso in fondo dalla farsa alla quale abbiamo assistito in Parlamento mercoledì.
Mentre svolgevo il mio intervento, sono stato interrotto e mi si è impedito di parlare. Stavo solo spiegando come si è arrivati alle autorizzazioni, per poi esprimere il mio pensiero e fare delle proposte.
Ma ormai ragionare da fastidio. Avverto spesso in consiglio il fastidio ad ascoltarmi.
Sono andato via, perchè credo che con questi galletti, pronti a prendere in giro i cittadini, magari a cavalcare la tigre, pensando a 4 voti per la campagna elettorale delle regionali, non vale la pena più confrontarsi.
Ho deciso che appena possibile incontrerò direttamente i cittadini.
Per me è durissima fare un’affermazione simile, ma prendo atto che ormai in consiglio comunale non si può parlare liberamente, vi è una violenta intolleranza.
Cosa avrei detto?
Ricostruito che per LEGGE, le procedure di localizazione di qualsiasi iniziativa industriale sono affidate a conferenze dei servizi dove assolutamente i politici non possono partecipare, l’unica valutazione che la politica può fare, è quella di intervenire per fare chiarezza sulle scelte e decisioni assunteadei tecnici e dirigenti della Regione, Provincia, Comune, Nucleo industriale, ASL.
Se la questione è legata a due aspetti: l’impatto ambientale ecordate il referendum sulle cellule staminali? (Chi di voi sa di cosa si parlava in effetti?) la certezza della possibilità del nostro comprensorio, nel raggio di 70 Km, di assicurare la quantità annua di biomasse da bruciare, è su questi due aspetti che occorre andare ad approfondimenti scientifici certi.
Scienza e coscienza.
Su questa vicenda si fronteggiano due schieramenti: quello del no, che riposa tra l’altro su uno pseudo studio scientifico che si conclude dicendo che forse sbaglia anche del 100%, e chi invece, come lega ambiente dice che è tutto ok.
Sullo sfondo vi è la grande questione della necessità di ridurre l’emissione di CO2 per salvare il pianeta.
Come si scioglie il nodo?
Jurgen Habermans, il grande filosofo tedesco, a fronte delle grandi questioni che oggi lo sviluppo tecnologico e scientifico pone di fronte all’umanità ed alla sua coscienza (pensiamo alle grandi questioni delle manipolazioni genetiche, dell’eugenetica positiva e negativa, il consumo delle energie fossili e delle sue alternative), afferma che solo un grande controllo democratico può portare a scelte partecipate, non di pochi. Ma queste scelte si possono compiere solo se tutti i cittadini sono realmente informati, se sanno e conoscono a fondo le questionicordate il referendum del 2006 sulle cellule staminali? Chi di voi era realmente informato?)
Certo, non è facile, poichè si tratta di argomenti complessi, con aspetti scientifici anche molto complessi. Ma si deve decidere se le scelte devono essere compite da pochi scienziati e decisori politici da soli, o da tutti. Questa sarà, a mio avviso , una delle grandi questioni del nuovo secolo, sulle probematiche della bioetica, come su quelle delle applicazioni tecnologiche.
Ebbene, ieri sera volevo dire in Consiglio Comunale, che anzichè prendere in giro le popolazioni per prendere due voti e cavalcare la protesta, il Comune, con la Provincia (ieri sera i due più scatenati erano i due assessori della Provincia D’Eramo e Liris, che ha appena confermato il parere favorevole, pensate che facce di bronzo), devono organizzare subito un vero convegno scientifico, che ci dia risposte serie su alcuni quesiti: quali rischi sulla salute legati alle emissioni, quale modifiche microclimatiche, quali garanzie che il nostro comprensorio possa assicurare la quantità annua di biomasse necessarie, quali vantaggi e quali controindicazioni?
La scienza può dare questa risposta, vi sono scienziati e ricercatori che hanno questa esperienza, che possono rispondere a questi quesiti.
Una volta che avremo compreso a fondo e condiviso questi elementi, la comunità potrà assumere le giuste decisioni. E’ una questione spinosa, ma come questa, nei prossimi anni ne incontreremo altre, sia come comunità aquilana, che come italiani.
Impariamo il metodo, applichiamolo.
Questa è la politica, non quella dei piccoli politicanti di periferia, ma la politica di una intera comunità.
G.S.:
Caro sindaco, non vorrei contraddire in maniera stupida ma ho alcune critiche da fare: 1) non si poteva fare prima il convegno per informare tutti noi cittadini? 2) la comunità scientifica non è un blocco uniforme con un’unica mente ed un’unica opinione. 3) sono certa che sr vogliamo far uscire questa città dal medioevo bisogna dotarsi dei mezzi per farlo, ma la centrale potrebbe avere ricadute serie sull’economia agroaalimentare, zafferano in primis. 4) le biomasse sono un’ottima fonte energetica se si usa il verde pubblico, magari una convenzione coi privati, ma non se si comincia la coltura intensiva di specie a rapida crescita per alimentarla. Siamo tutti coscienti che in questo paese non c’è democrazia perché non si hanno cittadini capaci di articolare pensieri democratici, la politica sfrutta questo’ignoranza ma sarebbe il caso di finirla. Non trova?
M.P:
Ieri ha detto in Consiglio che sulla questione non era informato e che doveva documentarsi meglio. È stato invitato appositamente a convegni in cui esperti le avrebbero potuto spiegare come sta la questione…ma invece di entrare nel tendone di piazza Duomo, è andato a passeggio sotto i portici. La questione della riduzione della CO2 è stata smentita e superata da anni. Come parlano chiaro anche le carte in merito alle vostre responsabilità. Ieri noi cittadini abbiamo assistito a una farsa indecente,in primis la Sua. Fortunatamente, ho registrato tutto la seduta del Consiglio, che a breve sarà caricata su youtube. E mi aspetto anche che l’Università di L’Aquila prenda i dovuti provvedimenti contro il Suo tentativo di screditare uno studio di un centro di eccellenza di un’università pubblica per appoggiare un’impresa che, a detta della stessa, ha pattuito accordi sin da prima del terremoto con la Signora Pezzopane. Lei si dovrebbe dimettere da Sindaco e dovrebbe essere radiato dall’ ordine dei Medici.
Invito i Consiglieri a prendere atto delle dichiarazioni del Sindaco al cui parere igienico sanitario era vincolato il rilascio dell’ autorizzazione unica (come si può leggere a conclusione della stessa). Il Sindaco in quanto primo responsabile di Protezione Civile è tenuto per legge a informare la popolazione in merito ai rischi industriali presenti nella zona di competenza. Il Sindaco e delegati hanno avallato la costruzione di un impianto non informandosi prima sulle implicazioni dello stesso e di conseguenza non sono in grado di fornire informazioni pertinenti nemmeno alla popolazione.
Ripeto. La due giorni è già stata organizzata. Hanno partecipato l’sss.Giuliante, i Consiglieri Provinciali Pietrucci e Liris. I Consiglieri Comunali Ettore Di Cesare, Liris, Ferella. Il Sindaco, invitato, non ha inteso partecipare. Non ho problemi a caricare l’invito cartaceo vidimato dall’ Ufficio di Gabinetto né a recuperare la mail certificata dal Senato della Repubblica.
Massimo Cialente:
I dati sono ceti? Ebbene, che chi li riferisca se ne assuma la responsabilità. Vi racconto e mi permetto di segnalarvi una cosa. Spesso, soprattutto a fini pensionistici o assicurativi, i cittadini si rivolgono al medico. Ebbene vi e una sorta di regola non scritta, ma che si conosce bene. Quando il paziente va presso lo studio del medico, a pagamento, il medico certifica sul suo ricettarioprivato, e scrive un po’ quello che vuole. Perché si può giustificare dicendo che in quel momento pensava è diagnosticava ciò che ha scritto ecc. ecc. quando la certificazione viene fatta in una struttura pubblica il medico e molto attento e prudente, perché li deve essere oggettivo, e di fatto un pubblico ufficiale. Così come gli scienziati è tecnici una cosa e quando parlano ed esternano in una assemblea, una cosa e quando devono fare una propria e vera consulenza tecnica, della quale devono rispondere.