L’Aquila, centrale 118: progetto da 4,8 milioni. Cantieri entro fine anno

di Marianna Gianforte | 12 Gennaio 2022 @ 14:38 | ATTUALITA'
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L’AQUILA – Nuova centrale operativa del 118, oltre mille metri quadrati (500 per ciascuno dei due piani) e un progetto sostenibile e perfettamente integrato con l’ambiente circostante e con il corpo strutturale dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. La nuova centrale operativa del 118 sarà un luogo in grado di dare “dignità” al 118 aquilano e di riqualificare – insieme a una serie di altri progetti e interventi già realizzati o in corso – l’intero ospedale. 

Il progetto è stato presentato questa mattina all’Emiciclo dal direttore generale della Asl 1, Ferdinando Romano, dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, dall’assessora regionale alla Sanità Nicoletta Verì e dal sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi. Un progetto che nasce dalla generosità dell’Emilia Romagna che con un grande sforzo di beneficenza raccolse, all’indomani del terremoto del 2009, circa 2,1 milioni di euro. L’iter per la realizzazione della centrale – con eliporto e hangar – si è, dunque, sbloccato, con l’approvazione del progetto esecutivo, per un totale di quattro milioni di euro. Di questi, oltre alle risorse donate dall’Emilia Romagna, 1,9 milioni è una parte dei fondi messi a disposizione dalla Banca d’Italia.

LE ORIGINI

Un’opera che Biondi – all’epoca sindaco del piccolo Comune di Villa Sant’Angelo, duramente colpito dal terremoto – ha visto nascere. 

L’agenzia di Protezione civile dell’Emilia Romagna prese in carico il campo di Piazza d’Armi dopo essersi stanziata inizialmente nel campo base del paese e sin da subito mise in campo una importante raccolta fondi, attivata soprattutto a livello di enti locali, Comuni e Province, con l’avvio di una cabina di regia che firmò un atto proprio all’interno della tendopoli, alla presenza dell’allora manager ospedaliero Giancarlo Silveri, degli uffici regionali, del presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani. Ci fu anche il sostegno economico  di un’azienda importante del Bolognese. L’atto prevedeva un ambulatorio a Villa Sant’Angelo (operativo dal 2011) e la centrale operativa dell’Aquila, che ha avuto, invece, un iter travagliato del quale ci sono responsabilità precise: la sua realizzazione era inserita nell’ambito del terzo stralcio dell’accordo quadro sull’edilizia sanitaria, ma, mentre il primo stralcio era stato realizzato prima del sisma e il secondo fu fatto sulle opere prioritarie per ripristinare l’edilizia sanitaria danneggiata e fu portato avanti dall’allora presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, il terzo stralcio si è bloccato perché la Regione Abruzzo prese a un certo punto la decisione di realizzare tutti gli ospedali regionali tramite “project financing“. Il ministero rimbalzava continuamente questo terzo accordo, in quanto chiedeva delle garanzie di copertura finanziaria costringendo la Regione a dichiarare  che avrebbe coperto le rate con fondi del proprio bilancio. Infine la centrale venne bloccata. Ho sollecitato sin dal primo giorno del mio insediamento la nuova amministrazione centrale. Grazie al lavoro fatto durante il lockdown in collaborazione con il Rup (responsabile unico del procedimento) dell’agenzia regionale della Protezione civile, siamo riusciti a recuperare il filo del discorso e a riattivare il processo incagliato e travagliato. Ringrazio tutti i tecnici e tutte le strutture regionali che ci hanno aiutato a riavviare quest’opera strategica anche per la riconversione delle strutture dell’edilizia sanitaria. Ringrazio anche il presidente Marsilio che ha raccolto l’invito di trovare subito la quota di finanziamento per il primo stralcio dell’opera.

LO SBLOCCO DELL’ITER

Fondi, ha spiegato il presidente Marsilio, rimasti bloccati per anni, diciamo a causa della burocrazia e per una carenza di risorse, a fronte di un progetto che vide moltiplicarsi i costi anno dopo anno, rendendone impossibile l’attuazione.

Marsilio ha ringraziato il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che ha seguito passo passo insieme alla Regione Abruzzo lo sblocco del progetto:

Bonaccini ha sciolto i nodi di una trama che rischiava di perdersi per sempre. Ho sollecitato la Asl a procedere alla sottoscrizione della convenzione, firmata prima del 2010, poi rinnovata nel 2012 e nel 2014, con il rischio concreto di perdere i fondi essendo nel frattempo anche intervenuto un sisma nelle regione emiliana, e a dare seguito alle gare per aprire il prima possibile i cantieri, presumibilmente entro la fine dell’anno.

La centrale sorgerà affianco all’edificio “delta 8” dell’ospedale San Salvatore e al pronto soccorso, sarà un’opera qualificante per l’intero complesso ospedaliero e soprattutto in grado di ridare dignità agli operatori del 118 e al loro lavoro, come ha spiegato il direttore generale della Asl 1, Romano. 

L’assessora alla Sanità Verì ha ricordato l’importanza dell’opera:

Non sarà a servizio soltanto dell’utenza aquilana, ma di tutto il territorio. La Giunta e il dipartimento della Sanità stanno lavorando molto sulla riorganizzazione di tutta la rete di emergenza e urgenza. Stiamo anche riorganizzando la rete territoriale con ulteriori postazioni come il 116 e il 117, per creare sempre più una sanità di prossimità. Novità ci saranno, nel solco degli anni precedenti, anche sul fronte delle assunzioni del personale.

In sala anche il vice presidente della giunta regionale Emanuele Imprudente, l’assessore regionale al Bilancio Guido Quintino Liris, che ha seguito l’interlocuzione con la Banca d’Italia e che, come assessore anche alla Committenza, ha lavorato per reperire i fondi (circa due milioni di euro) dalle economie derivanti dalla realizzazione del Covid hospital di Pescara attraverso l’Agenzia regionale di informatica e committenza (Aric); e il vice presidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza dello sblocco dei lavori:

Inizieranno, dopo 10 anni dal finanziamento, nei prossimi mesi e nei prossimi giorni con la realizzazione della centrale operativa per il soccorso delle persone e dei malati dei nostri territori. Si tratta di un’opera strategica per tutto il territorio delle aree interne, che va al servizio e all’efficienza del nosocomio aquilano e del capoluogo di regione. 

Il rendering del progetto:


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