Dopo l’assoluzione del processo alle carriole si è svolta la prima udienza del processo per l’occupazione di CaseMatte con 12 imputati che devono rispondere dell’accusa di invasione e occupazione dell’edificio pubblico, in cui come testimone dell’accusa è stato ascoltato il Direttore generale della Asl1 Gianfranco Silveri.
La Asl si è costituita parte civile e ha chiesto una provvisionale di 50mila euro per danni all’immagine e al patrimonio. «Non capiamo, forse il danno di immagine si riferisce al fatto che l’area di CaseMatte, l’unica curata e viva all’interno del parco, mette in mostra ancor di più il degrado complessivo in cui la Asl ha abbandonato l’area!» riporta una nota del 3e32. «Per questo alleghiamo le foto di com’era prima e com’è adesso dopo l’entrata del comitato 3e32 l’unità edilizia contestata. Silveri non ha mai avuto intenzione di trovare una soluzione possibile per CaseMatte. Lo dimostra anche il fatto, evidenziato dalle domande dei nostri avvocati, che Silveri non abbia mai risposto ad una lettera ricevuta dal Sindaco nell’aprile del 2011, in cui si proponeva alla Asl di trovare una soluzione comune per regolarizzare la presenza di CaseMatte. La verità è che la Asl è intenzionata a vendere tutta l’area di ColleMaggio, e CaseMatte rappresenta un grave ostacolo a questa operazione».
E conclude la nota «altrimenti come mai non si è ancora neanche cominciato a ricostruire i tanti edifici del parco di ColleMaggio a più di 4 anni dal terremoto? In ogni caso questa intimidazione e repressione, che continuerà nei prossimi giorni con il processo per la manifestazione del 7 luglio 2011 (udienza a Roma martedì 14) e con la seconda udienza per l’occupazione della regione (udienza a L’Aquila lunedì 21), non fermerà certo la nostra volontà di continuare a batterci per la difesa dei beni comuni ed una ricostruzione giusta e trasparente».
Il comitato invita la cittadinanza alla festa per i quattro anni di CaseMatte, prevista per il prossimo 31 ottobre. Il processo è stata invece aggiornato al prossimo 3 febbraio, quando a testimoniare saranno due agenti della Digos.
di Enrica Centi
