di Mirko De Frassine, da Svago – Da alcune recenti dichiarazioni rilasciate da esponenti della città dell’Aquila in occasione di manifestazioni di carattere nazionale, è trapelata una notizia di grande rilievo: entro un anno e mezzo termineranno i lavori iniziati nel 2010 per la realizzazione di complanari sull’autostrada A24 che collega la città dell’Aquila con Roma. Tali migliorie permetteranno un maggior scorrimento del traffico tra le due città agevolando soprattutto i pendolari che quotidianamente viaggiano dalla capitale al capoluogo abruzzese.
La società che provvede ai trasporti extraurbani a mezzo bus è l’Arpa che ormai detiene il monopolio dei viaggi tra Roma e L’Aquila. Le corse però, oltre che costare ad oggi 10 euro a tratta, hanno un orario limitato che copre la fascia serale notturna fino alle 23 per riprendere poi alle ore 6.00 del mattino. Per un capoluogo di regione è inaccettabile questo disservizio. Che sia impossibile, a detta degli esperti, una rete ferroviaria di collegamento è ormai cosa nota (Avezzano è collegato a Roma). Una linea di comunicazione tra Roma, L’Aquila e Pescara risulta oggi più che mai indispensabile alla vita del capoluogo d’Abruzzo favorendo un ricircolo soprattutto dei giovani. Non dimentichiamo di menzionare come il servizio dell’AMA urbano non preveda incredibilmente corse serali nella città a discapito soprattutto per gli studenti che frequentano l’università dell’Aquila che dopo il terremoto sono stati costretti a prendere casa in periferia e a disporre necessariamente di un’automobile.
Per non parlare del consumo di bevande alcoliche e dei conseguenti incidenti notturni in automobile per stati di ebbrezza.
Una situazione inspiegabile per una città che deve crescere e migliorare sotto tutti i punti di vista.