Francesco Bizzarri, presidente del CUS L’Aquila, risponde agli attacchi del sindaco Massimo Cialente, dei giorni scorsi.
Innanzi tutto ringrazio tutto il mondo dello Sport Aquilano e comunque i tanti che mi hanno dato la loro sincera solidarietà su quanto accaduto, coloro che hanno recepito in maniera corretta il senso della mia lettera, senza secondi fini ed il tono ed i contenti errati del comunicato stampa del Sindaco.
Detto ciò Ill.mo Sig. Sindaco, forse Lei non sa che personalmente perseguo due hobby: lo studio della storia e quello dei giochi, quest’ultimo molto affascinante per capire come nascono, a chi sono diretti, i motivi e la filosofia che vi si nasconde dietro, naturalmente con tutte le sue complicanze.
Ora Lei saprà, da persona colta quale è, che il gioco più bello e affascinante del mondo è quello del pensiero umano con tutte le sue sfaccettature e anche qui con tutte le sue complicanze.
Ed allora dovendo in qualche modo dare una qualche risposta al disonore che mi ha gettato addosso con il Suo intervento, Le rispondo usando lo stesso gioco:
se per “Ducetto” intende alcune qualità che la storia attribuisce a chi veniva chiamato in questo modo e cioè: di persona immune da qualsiasi forma di dipendenza o di vizio allora La ringrazio per il paragone e per le qualità che mi attribuisce;
se per “Ducetto” intende sempre quello a cui la storia attribuisce la grande qualità del rispetto della famiglia e delle donne in genere a differenza dei puritani o dei pseudo puritani, anche per questo La ringrazio per il paragone e la qualità che mi attribuisce.
Se per “Ducetto” intende una corretta ed onesta amministrazione di un bene pubblico, che comporta anche il saper riconoscere e mettere alla porta quelli che a L’Aquila si chiamano “Truscianti” e che lasciano dietro di loro solo una scia di debiti che uccide lo sport: La ringrazio per riconoscermi anche questa qualità.
Se per “Ducetto” intende il carico di morti e suicidi infami che la storia attribuisce sempre a questo soggetto, le rispondo che sia come uomo, che come medico non ho e non mi sento sul groppone nessun morto e nessun suicidio e pertanto le rispedisco indietro tutta l’infamia, se questa era la Sua intenzione.
Sempre se per “Ducetto” intende il ruolo e l’iter politico che la storia ha sempre scritto fino ai giorni nostri, Le vorrei ricordare che personalmente non ho mai dato incarichi a gente proveniente dall’altra parte politica né tantomeno ho fatto baratto di voti e pertanto anche in quest’ambito, rispedisco al mittente l’offesa.
Circa i controlli di cui ha parlato, ritengo questi un atto dovuto da un’amministrazione seria e attenta; l’importante che siano fatti a 360° e non relativamente ad un unico soggetto a scopo ritorsivo, anche perché da quando sono stato nominato Presidente del CUS (ricordo, incarico a titolo gratuito sia per quanto riguarda me che per i soci e gli altri consiglieri) ho fatto della trasparenza una delle mie battaglie nella ristrutturazione e riorganizzazione del CUS medesimo sempre per il bene dello sport Universitario, cercando di integrarlo sempre di più nel tessuto cittadino e nel tessuto sociale degli atleti portatori di disabilità.
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La realtà è che è triste dover rispondere a una polemica – che tale non era nelle mie intenzioni – con questi toni e di questa misera levatura.
Pressoché tutti i lettori del mio intervento hanno compreso il segnale che intendevo obiettivamente dare a fronte di una situazione altrettanto obiettivamente difficile – come quella dello sport a L’Aquila – che, tuttavia, ha la sua grande importanza pur nel contesto di tanti gravi altri problemi.
Mi rammarico nel constatare che la problematica è stata assolutamente personalizzata da Lei Sindaco di L’Aquila che ha reagito con toni e modi che non fanno onore a Lei stesso.
I problemi esistono comunque con o senza di noi e come tali vanno affrontati e risolti e non semplicemente osteggiati con toni a dir poco offensivi e con reazioni scomposte e con chiare minacce.
Sono sicuro che quel comunicato stampa è stato frutto di un errore, di una incomprensione o di un semplice momento di rabbia e che Lei e l’intera Amministrazione continuerete ad occuparvi delle esigenze dello sport aquilano con ancora maggiore impegno proprio per venire incontro alle esigenze di cui io ed altri rappresentanti dello sport aquilano abbiamo parlato senza livore o recriminazioni ma solo con fini costruttivi.
Bizzarri Francesco