A pochi giorni dal terzo anniversario del terremoto che ha colpito la citta’ dell’Aquila e i comuni limitrofi il 6 aprile 2009, le risorse finanziarie complessivamente stanziate sono pari a circa 10,6 miliardi di euro (di cui 10,5 di fonte pubblica), 2,9 mld dei quali relativi agli interventi per l’emergenza e i restanti 7,7 mld destinati agli interventi per la ricostruzione.
E’ quanto emerge dal Dossier informativo “La Ricostruzione dei Comuni del Cratere Aquilano”, presentato oggi nel capoluogo abruzzese dal Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca, nella sua funzione di punto di contatto del Governo per le iniziative volte allo sviluppo e alla ricostruzione.
La relazione, primo frutto della rafforzata cooperazione tra Governo nazionale, Commissario designato e Autorita’ locali, descrive cinque linee d’azione volte ad accelerare la ricostruzione e avviare lo sviluppo: informazione, comunicazione, programmazione, semplificazione e rigore.
L’attuazione di queste cinque linee d’azione consentira’ di procedere verso due obiettivi distinti: l’emanazione di un’ordinanza che assicuri fino a tutto il 2012 sia i contributi per l’autonoma sistemazione dei cittadini senza un’abitazione e gli altri oneri connessi al prolungamento dell’emergenza e alle spese ordinarie dei Comuni, sia l’impegno e l’efficacia della filiera istituzionale che oggi esamina e valida le richieste di ricostruzione degli edifici privati; e che contestualmente introduca semplificazione nella gestione straordinaria corrente e ne rafforzi ulteriormente il rigore; il lavoro su un provvedimento per uscire dalla fase straordinaria e per avviare l’amministrazione ordinaria della ricostruzione.
Requisito primario per accelerare la ricostruzione e’ un monitoraggio adeguato dello stato di attuazione, distinto tra erogazioni e trasferimenti ai capitoli di contabilita’ speciale. Lo schema informativo sulle fonti, la destinazione e lo stato di attuazione delle risorse finanziarie presentato nella Relazione – suscettibile di miglioramenti e integrazioni – mostra che le risorse destinate agli interventi per l’emergenza (2,9 mld di euro) risultano quasi integralmente erogate e hanno riguardato principalmente le seguenti linee di intervento: spese per la prima emergenza per complessivi 680 milioni; progetto Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili (Case): circa 4.500 appartamenti in grado di ospitare piu’ di 15.000 persone.
Le risorse utilizzate per questo progetto sono state pari a circa 833 milioni; progetto Moduli Abitativi Provvisori (Map): circa 3.500 moduli in grado di alloggiare oltre 7.000 persone. Le risorse utilizzate per questo progetto sono state pari a circa 284 milioni.
Progetto Moduli a Uso Scolastico Provvisorio (Musp): 32 scuole prefabbricate in grado di ospitare piu’ di 6.000 studenti. Le risorse utilizzate per questo progetto sono state pari a circa 82,8 milioni. Le risorse destinate agli interventi per la ricostruzione sono 7,7 mld di euro, 2 mld dei quali sono gia’ stati erogati e/o trasferiti.
Riguardano principalmente le seguenti linee di intervento: ricostruzione di edifici privati: questi interventi riguardano la concessione di contributi ai soggetti privati e sono orientativamente quantificabili in circa 6 mld di euro; ricostruzione di edifici pubblici: si tratta di interventi approvati dal Cipe riguardanti opere pubbliche per circa 408 milioni; messa in sicurezza degli edifici scolastici: interventi approvati dal Cipe per complessivi 226 milioni; reti stradali e ferroviarie: riguardano interventi per complessivi 300 milioni. Tra le risorse rilevate nella ricognizione sono ricomprese le donazioni effettuate da privati e da Stati esteri che ammonterebbero complessivamente a circa 87 milioni di euro.
Sono tuttora in corso approfondimenti con gli uffici della Protezione civile per la predisposizione di una ricognizione finale dell’articolazione di questi interventi. Di particolare interesse i dati sulla situazione abitativa. Alla data del 6 marzo 2012, la popolazione che non era ancora rientrata nelle proprie abitazioni ammontava a circa 33.700 persone, circa il 50% dei 67.459 senza tetto alla data del giorno del sisma.
Tra gli assistiti, 21.807 si trovano in soluzioni alloggiative a carico dello Stato, per un totale di 17.030 persone all’Aquila e 4.777 in altri Comuni del Cratere, cosi’ ripartiti: 12.969 presso gli alloggi del Progetto Case; 7.202 presso i Moduli Abitativi Provvisori (Map); 692 con Affitti fondo immobiliare AQ (+ accordo quadro con comune di Barete); 885 con Affitti concordati con la Protezione Civile; 59 in altre strutture comunali.
Altri 11.482 assistiti ricevono invece un contributo di autonoma sistemazione; i restanti 383 si trovano in strutture ricettive e di permanenza temporanea.
Oggi il Governo sara’ in Abruzzo per parlare di strategie di sviluppo nei territori terremotati, alla luce dei dati preliminari emersi nell’ambito dello studio OCSE-Universita’ di Groningen tuttora in corso. Il Presidente del Consiglio Mario Monti interverra’ al Forum promosso dall’Organizzazione per la cooperazione dello sviluppo economico e dall’Ateneo olandese, nel quadro del progetto “Abruzzo verso il 2030: sulle ali dell’Aquila”.
Tale progetto e’ finanziato dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (Programma Operativo Nazionale Governance e Assistenza Tecnica FESR 2007-2013) e dal Comitato Abruzzo (Confindustria, CGIL, CISL e UIL). Parteciperanno anche il Ministro dell’interno, Anna Maria Cancellieri, e il Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, Francesco Profumo.
Il Forum ha l’obiettivo di incoraggiare il dibattito tra cittadini, imprese e istituzioni sulle priorita’ per una strategia integrata di crescita e sviluppo sostenibile della regione Abruzzo, sul ruolo della citta’ dell’Aquila colpita dal terremoto del 2009 e sulle possibili linee guida per l’attuazione di tale strategia, come emergono dai risultati preliminari del lavoro svolto dal team OCSE-Universita’ di Groningen.
Il Seminario rappresenta inoltre un’opportunita’ per condividere le esperienze con regioni di altri Paesi che hanno affrontato, o si trovano tuttora ad affrontare, sfide simili di sviluppo a seguito di una calamita’ naturale.
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