In relazione all’articolo “Casa dello studente in omaggio alla curia”, comparso sul Fatto quotidiano il 3 febbraio u.s, l’Avis ha presentato richiesta di rettifica al quotidiano precisando che “nessun dirigente Avis ha mai segnalato ai gestori della residenza San Carlo Borromeo de L’Aquila alcun nominativo di studente per l’assegnazione delle camere”.
“Dalla data del terremoto ad oggi, Avis – grazie ai fondi raccolti tra le sedi, i donatori e le aziende partner – ha potuto sostenere diverse opere a favore degli studenti dell’Aquila. Oltre alla residenza San Carlo Borromeo (arredi e tensostruttura sportiva), Avis ha infatti contribuito alla ricostruzione della facoltà di ingegneria e agli arredi della mensa universitaria situata nella ex Caserma Campomizzi”.
“Il tutto è stato compiuto – conclude la nota ufficiale – sempre in accordo con le autorità pubbliche locali e senza mai chiedere nulla in cambio, come è nella natura di un’associazione di volontariato che fa della gratuità uno dei punti fermi della sua azione”.