L’Aquila, audizione Oiv: “Valutazione dei dirigenti? Servono obiettivi più innovativi”

di Marianna Gianforte | 21 Gennaio 2022 @ 14:20 | POLITICA
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L’AQUILA – Rendere concreti e fattivi, tangibili nella vita quotidiana della città e dei cittadini gli obiettivi “teorici” affidati ai dirigenti a capo dei singoli settori della macchina amministrativa del Comune dell’Aquila. Questa l’indicazione forte emersa nel corso dell’audizione in quinta commissione consiliare Affari istituzionali e regolamenti, dei componenti dell’organismo indipendente di valutazione (Oiv), il “soggetto” nominato in ogni amministrazione pubblica dall’organo di indirizzo politico-amministrativo che ha il compito di monitorare il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza e integrità dei controlli interni su cui elaborare una relazione annuale.

L’Oiv, inoltre, propone – sulla base del sistema di misurazione e valutazione – all’organo di indirizzo politico e amministrativo, la valutazione annuale dei dirigenti di vertice e l’attribuzione dei premi; ha compiti anche in materia di trasparenza e prevenzione della corruzione.

A presiedere la commissione, che si è riunita su piattaforma digitale, il consigliere Giustino Masciocco. Per l’Oiv hanno, invece, partecipato la presidente Tiziana Grassi; Marco De Santis ed Eugenio Fioretti. Il segretario generale del Comune, Lucio Luzzetti, ha invece sostituito il sindaco Pierluigi Biondi, impegnato in appuntamenti istituzionali. Si è trattato, come ha spiegato Masciocco, per “di un metodo per confrontarsi e capire se i dirigenti del Comune stanno o meno raggiungendo gli obiettivi e come li conseguono”.

La presidente Grassi ha precisato che

“Il nostro compito è circoscritto a misurare i risultati raggiunti rispetto agli obiettivi assegnati con il Peg (il piano esecutivo gestionale) e delle capacità manageriali e organizzative dei dirigenti, il cui peso è il 30%. Naturalmente, la valutazione viene condivisa con il coordinatore dei dirigenti comunali, ossia il segretario generale”.

Nel descrivere il ruolo tecnico dell’organismo, Grassi ha spiegato che i dirigenti devono attuare gli obiettivi srtategici del Peg (che li “riceve” in sostanza dal documento unico di programmazione). L’organismo di valutazione deve monitorare l’attuazione di questi obiettivi in più momenti: entro il 30 settembre (stato intermedio) ed entro il 31 gennaio con verifica puntuale della realizzazione dei vari punti. Obiettivi che sinora, secondo il punto di vista del presidente della commissione e del consigliere Angelo Mancini, si sono limitati al mantenimento, alla ordinaria amministrazione, e non siano nè sfidanti per il futuro, nè innovativi; per Masciocco, in particolare, “manca la progettualità, se i dirigenti potessero mettere a disposizione progetti futuristici la città ne beneficerebbe”. Punti di vista in qualche modo non confutati dalla presidente dell’Oiv e dal segretario generale.

Molto nette le considerazioni del consigliere Mancini, che ha messo sul tavolo alcuni punti delicati su cui occorrerebbero risposte certe e concrete da parte dell’amministrazione comunale: “La maggior parte degli obiettivi che dovrebbero determinare la retribuzione di risultato fanno riferimento alla normale amministrazione, all’attività che per legge i dirigenti dovrebbero svolgere: attuazione del nuovo piano di assetto scolastico, che ancora non c’è; rilanciare le istituzioni scolastiche, ad esempio con la pubblicazione di avvisi a valere sui fondi restart; la progressiva riduzione della tassazione e il recupero dell’evasione sulla Tari; la bonifica della banca dati dell’Imu; il riaccertamento dei residui attivi e passivi; polizia locale e lavori pubblici”.

Luzzetti, in particolare, ha fatto notare che quello della corrispondenza tra obiettivi da raggiungere e poi effettiva loro realizzazione, è un problema nazionale. “Stiamo inviando per registrate la customer satisfaction i questionari ai cittadini, frutto di un confronto sindacale. Il problema delle valutazioni non è quello che fanno i settori; ma si tratta di un problema politico nazionale: quando capiremo se la pubblica amministrazione è un ricovero di inabili o un servizio per erogare risposte alle persone e tutelare i cittadini?”. Una considerazione, forse, che rimanda la palla molto lontana dal campo, perdendola di vista.

In vista della riconvocazione, probabilmente, tra un mese, Ferdinando Colantoni si è detto soddisfatto della presenza di “un organo di valutazione che vigila sull’andamento della macchina comunale”, ma – rispondendo a Luzzetti sui problemi della Pa in tutta Italia:

“Da consigliere anziano posso dire che i problemi sono gli stessi da molti lustri. I punti individuati da Mancini sono importanti: scuola, polizia locale e lavori pubblici soprattutto. Filoni importanti della vita amministrativa. Vorrei capire: gli obiettivi del Lavori pubblici quali sono e quali sono stati raggiunti al di là dell’ordinaria amministrazione che esce dagli obiettivi? Vorrei esempi concreti dall’Oiv. Le argomentazioni teoriche dobbiamo vederle in pratica: per esempio, diteci settore per settore e dirigente per dirigente quali sono gli obiettivi e quanti raggiunti”.


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