E arriva anche la procura della Corte dei Conti sulla vicenda dell’Accademia dell’Immagine, in liquidazione da alcune settimane. La notizia è riportata dal quotidiano Il Centro, che spiega come siano stati convocati per chiarimenti sui bilanci e, in particolare, un accertamento di natura tecnica per verificare alcune voci di spesa, il sindaco Cialente (come ex-presidente), i revisori e i dipendenti. La gestione sotto osservazione sarebbe quella del 2007/2008. La richiesta di fornire chiarimenti, un “invito a dedurre”, è stata indirizzata a una ventina di persone.
In particolare, sarebbero emerse, nel corso degli accertamenti in atto sui documenti dell’Accademia, alcune incongruenze nel bilancio consuntivo 2007. Contestualmente è in atto un procedimento penale per reati fiscali che vede lo stesso sindaco imputato per mancato pagamento di ritenute nel 2007.
“Ho letto le carte – spiega Cialente al Centro – ma non so dire se risponderò alla richiesta di chiarimenti che è stata indirizzata a me e a una ventina di altre persone. Io con questa storia non c’entro niente. Del resto, all’Accademia non ero certo io a occuparmi di bilanci. La vicenda risale a parecchi anni fa e si interseca con la storia del cinema Massimo, che ha vissuto una serie di passaggi successivi. In qualche modo è un’altra delle vicende frutto di numerosi esposti presentati da alcune persone”. E conclude “L’Accademia è l’unica istituzione culturale che ha affrontato da sola le spese. Si è sempre retta da sola, mai preso finanziamenti. Eppure ne hanno decretato la morte”.
Il commissario liquidatore, l’avvocato Luca Bruno, entro il 30 ottobre dovrà esaminare la situazione complessiva dell’ente culturale.