Quarantasette dipendenti del Comune dell’Aquila hanno proclamato lo stato di agitazione, rivendicando lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi interni che si sono svolti alla fine del 2010. In una conferenza stampa che si è tenuta stamani, il segretario regionale della Uil Fp, Fabio Frullo, alla presenza di rappresentanti della Rsu comunale, ha sottolineato come i dipendenti in questione “siano a servizio dell’ente da anni a tempo indeterminato – ha spiegato il sindacalista – e la loro aspettativa va dunque soddisfatta dopo una serie di promesse mancate”.
Nel corso della conferenza stampa, è stato sottolineato come il personale in questione abbia già da tempo formulato delle proposte all’amministrazione comunale, per l’emanazione di provvedimenti che portino alla soluzione del problema “ma nulla – hanno sottolineato i dipendenti in questione – è avvenuto concretamente. Ciò, nonostante la questione investa persone che lavorano per l’ente da anni e che nelle ore o nei giorni immediatamente successivi al terremoto del 6 aprile 2009 le stesse abbiano lasciato le famiglie nelle tende per mettersi responsabilmente a disposizione dell’ente”.
I sindacalisti hanno fatto rilevare come, a fronte dell’impegno nei confronti del personale assunto o comunque inserito nella macchina comunale con contratti di collaborazione a seguito del sisma, non sia stato posta la stessa attenzione sostanziale nei confronti defi dipendenti a tempo indeterminato che hanno partecipato ai concorsi interni, al di là di incontri e promesse, rimasti senza esito.
I lavoratori del Comune interessati alla vicenda hanno sottolineato come la loro non sia una battaglia contro altri dipendenti o altri addetti comunali, ma
“esclusivamente un’azione a tutela di un’aspettativa che siamo convinti di meritare – hanno aggiunto – anche perché una maggiore qualificazione del personale stabile del Comune comporterebbe degli indubbi vantaggi anche l’ente in termini di figure professionali. Se l’Amministrazione continuerà a non dare seguito alle nostre richieste e non sarà effettuato lo scorrimento delle graduatorie, a seguito di un provvedimento formale, il livello della protesta si alzerà, fino ad attuare tutte quelle forme di lotta che la legge e il contratto nazionale consentono”.