La preghiera, respiro della vita. Primo incontro della comunità “Cari figli”
di Fra Piero Sirianni | 11 Maggio 2023 @ 05:00 | CREDERE OGGI
La comunità di preghiera “Cari figli” si è ritrovata sabato scorso, 6 maggio, presso il monastero aquilano di Sant’Amico per vivere insieme – e proporre a tutti – il suo primo incontro di spiritualità, riflessione, fraternità. La comunità è stata fondata a L’Aquila l’anno scorso, come “gruppo di amici, gruppo di preghiera inclusivo”.
La piccola chiesa agostiniana ha visto una larga partecipazione di fedeli, a partire dal primissimo pomeriggio e fino alla sera. L’incontro si è aperto con la recita comunitaria del santo Rosario davanti a Gesù Eucaristia; la preghiera è stata accompagnata dall’ascolto di brani scritturistici e da canti comunitari. A seguire, c’è stata la presentazione dell’evento e della nascente comunità da parte di don Sergio Nuccitelli.
Il cuore del pomeriggio spirituale sono state tre catechesi che hanno aiutato la meditazione intorno al tema della preghiera. Esse sono state aperte da suor Fulvia Sieni, abbadessa del monastero agostiniano dei Santi Quattro Coronati a Roma; la madre ha condiviso le proprie riflessioni sul tema della preghiera di intercessione, prendendo spunto dal brano evangelico di Marco della guarigione di un paralitico (Mc 2,1-12, con parallelo in Lc 5,17-26). «La preghiera di intercessione – sottolineava suor Fulvia – non è intimismo; è una preghiera che si fa con il corpo, porta un carico molto concreto, chiama all’incontro. Invita fortemente a essere presenti alla storia». La madre agostiniana si chiedeva pure, invitando tutti alla stessa riflessione, se le svariate esperienze che i cammini di fede possono offrirci ci permettono poi di custodire lo stesso fervore anche nella vita ordinaria; poiché – lo sappiamo – il rischio è quello di vivere una fede “sganciata” dalla quotidianità.
Fra Armando Nardecchia – Frate Minore Cappuccino aquilano, formatore presso il convento di Viterbo – ha offerto all’assemblea una seconda catechesi, incentrata sulle apparizioni mariane nella storia. La sua espressione iniziale rimane eloquente: «La preghiera moltiplica il tempo!». Egli metteva in evidenza come la beata Vergine Maria in tutte le sue manifestazioni abbia chiesto la preghiera ai fedeli: nell’anno 40 d.C., durante l’apparizione di Santa Maria del Pilar in Spagna; a Guadalupe, a Città del Messico; in Francia a Lourdes; nella portoghese Fatima; e ai nostri giorni nei fenomeni di Medjugorje. Fra Armando invitava a non “pretendere grazie a tutti i costi”, ma a chiedere – piuttosto – la conversione; egli concludeva il proprio intervento sulla «inutilità» delle parole intorno alla preghiera, ma sul valore di praticare la preghiera.
La terza catechesi è stata quella di don Luigi Epicoco: il relatore ha presentato all’assemblea «gli esercizi di realtà», i quali ci rivelano un Dio reale. Essi sono cinque: la Parola, Maria, l’Eucaristia, la carità, la misericordia. Il suo punto di partenza è stato l’episodio evangelico della donna che aveva una malattia incurabile e osa “toccare” le vesti di Gesù (cfr. Mc 5,25-34; Lc 8,43-48; Mt 9,20-22). Le parole di Epicoco hanno richiamato alla «fede in un Dio vero», e a quella fiducia che ci fa credere: «Gesù non disdegna di scendere nella nostra miseria: scende, tocca, abbraccia, stringe a Sé». «Che cos’è che ti imprigiona? Cos’è che ti rende schiavo e non ti fa vivere bene la tua vocazione?»: l’invito di don Luigi è alla libertà, a quella dimensione che Cristo è venuto a donare a tutte le persone umane.
Il pomeriggio si è chiuso con la celebrazione eucaristica; l’agape fraterna serale è stata arricchita dal concerto di tre sacerdoti di Senigallia, i “Neri per scelta”, che portano in tutta Italia il pop rock.