La Pasqua ai tempi del Coronavirus: vola la vendita delle pizze aquilane a discapito delle colombe
di Mariangela Speranza | 10 Aprile 2020 @ 07:42 | ATTUALITA'
L’AQUILA – Calano le vendite di colombe, ma non quelle delle uova di cioccolato e delle pizze di Pasqua artigianali che, rispetto agli scorsi anni, stanno anzi registrando un deciso incremento.
Le festività in arrivo, all’Aquila come in tutta Italia, saranno trascorse in modo diverso dai cittadini, con l’emergenza sanitaria ancora in corso e le misure previste nelle disposizioni governative che hanno recentemente subito un’ulteriore stretta, attraverso la chiusura di tutte le attività essenziali prevista per il prossimo weekend, proprio con l’intento di scongiurare ogni tipo di assembramento tra le persone.
Ma c’è comunque chi, per un motivo o per un altro, pur dovendo fare a meno del pranzo di Pasqua e dell’arrostata di Pasquetta, non ha alcuna intenzione di rinunciare alla tradizione. Soprattutto nel capoluogo dove, spiega il presidente provinciale Fida Confcommercio e imprenditore Angelo Liberati, “anche rispetto al 2019, è decisamente aumentata la vendita delle pizze di Pasqua prodotte direttamente dai forni aquilani”:
“La spiegazione è semplice – dice a L’Aquila Blog lo stesso Liberati che, da anni, gestisce con il fratello Gianfranco anche lo storico supermercato Conad adiacente allo Stadio Fattori -. Molte delle persone che avrebbero preparato in casa i propri dolci hanno di fatto dovuto fare i conti con l’incremento esponenziale dei consumi di lieviti e farine, che hanno portato al sottodimensionamento delle scorte in tutti i punti vendita, e per questo sono state costrette ad acquistare in misura maggiore molti dei prodotti locali in vendita nei supermercati e nei negozi di alimentari”.
Crolla invece di circa il 30 per cento la vendita di colombe industriali, col fiato corto proprio a qualche giorno da Pasqua, nonostante le scontistiche applicate in tutta Italia dalle Pmi dolciarie che, ogni anno, aspettano questa ricorrenza per fare cassa e che stavolta rischiano invece di restare a bocca asciutta per effetto del Coronavirus.
“Le colombe – precisa il presidente Fida Confcommercio – sono essenzialmente un bene che viene acquistato per essere regalato e che sta pagando l’amaro prezzo delle restrizioni imposte dai decreti ministeriali”.
Diverso infine il discorso per quanto riguarda la vendita delle uova di cioccolato che, sempre secondo Liberati, “non ha affatto subito cali rispetto agli anni precedenti”.
“Anche l’uovo è un prodotto che viene spesso acquistato per essere regalato – aggiunge Liberati -, ma in questo caso la vendita è stata incentivata dai produttori della grande distribuzione, che si sono quasi tutti allineati a livello nazionale, facendo sì che il rivenditore come il consumatore ricevessero uno sconto pari al 30 o addirittura al 50 per cento sull’acquisto. Senza contare che si tratta di un prodotto nella maggior parte dei casi destinato ai bambini, a cui almeno a Pasqua, tutti i genitori desiderano regalare un po’ di normalità”.