di Sara Giuliani – In questa stagione invernale 2012-2013 è d’obbligo rispolverare gli accessori degli anni ’80 che ancora si posseggono, perché è tornato di moda un elemento must di quegli anni:la borchia.
Questa piccola forma geometrica ornamentale di metallo si trova ormai su qualsiasi capo d’abbigliamento o accessorio, a partire dalle borse fino ad arrivare alle cinture, dalle giacche alle scarpe. Le borchie iniziano ad essere utilizzate negli anni Settanta negli Stati Uniti, ma la loro consacrazione a veri e propri elementi caratteristici del punk arriva a Londra, soprattutto grazie a Vivienne Westwood e alla vicinanza del di lei marito, Malcolm McLaren, ai Sex Pistols. Vengono poi utilizzate dai giovani degli anni Ottanta che intendono distinguersi e da questo periodo sono idealmente associate allo stile rock.
Proprio questo stile rock viene richiamato nelle ultime collezioni, ma tramite un utilizzo delle borchie leggermente differente: non sono più applicate indifferentemente in maniera massiccia, ma vengono posizionate in modo studiato, diventano accessori esse stesse per rendere più originale lo stile di chi le porta. Inoltre sono diventate un elemento sofisticato, infatti se è comunissimo trovarle nei capi di marchi low cost, è possibile osservarle anche all’interno delle collezioni presentate in passerella: Valentino ha dedicato alle borchie addirittura un’intera linea, chiamata Rockstud, e Christian Loubutinle ha utilizzate per decorare le sue celeberrime scarpe.
La moda delle borchie è diventata così popolare da scatenare una mania del fai-da-te e sono sempre più frequenti tutorial sul web in cui viene insegnato a rendere borchiate borse, scarpe, maglie, giacche,… In fondo il procedimento è semplice, basta comprare delle borchie in merceria, scegliere il capo o l’accessorio su cui posizionarle e con un po’ di fantasia applicarle secondo lo schema voluto. Con una buona dose di creatività si possono applicare davvero ovunque, tant’è che qualche ragazza ha pensato anche di utilizzarle per creare delle Studded nail art, da “stud” che in inglese significa “borchia”.
A questo punto non rimane che andare a fare un po’ di shopping o di aprire gli armadi per scegliere qualche capo da personalizzare, perché non importa se si tratta di ankle boots o di Converse, l’importante è che sia borchiato!