La divulgazione scientifica incontra il territorio
di Michela Santoro | 23 Settembre 2022 @ 06:00 | EVENTI
L’AQUILA. Cofinanziate dal Comune dell’Aquila con fondi Restart, per un importo di 50 mila euro complessivi, sono state presentate, ieri, le due iniziative di divulgazione scientifica Sharper-La Notte Europea dei Ricercatori, organizzata dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso con la collaborazione del Gran Sasso Science Institute e Univaq Street Science, promossa dall’Università dell’Aquila.
Anche quest’anno, la città sarà protagonista di tantissimi eventi capaci di avvicinare tutti, dai più piccoli ai più grandi, nei luoghi più frequentati del centro storico.
Si partirà il 24 settembre con Street Scienze che si protrarrà fino al 4 ottobre (https://www.univaq.it/include/utilities/blob.php?table=evento&id=1615&item=programma.) mentre Shraper avrà luogo il 30 settembre (https://www.sharper-night.it/sharper-laquila/)
“Ci riempie di orgoglio – ha dichiarato il sindaco, Pierluigi Biondi – la crescita dell’offerta culturale che L’Aquila propone a livelli sempre più alti e in tutti i periodi dell’anno a cittadini e turisti sempre più numerosi.
L’Aquila, è la città d’Italia dove si verifica la congiuntura eccezionale che vede due enti di formazione, come l’Università dell’Aquila e il Gran Sasso Science Institute, vincere il bando sugli ecosistemi di innovazione: la testimonianza tangibile del ruolo assunto come luogo della conoscenza.
Di entrambi i progetti, così come di quelli presentati dall’Ingv e dai Laboratori nazionali del Gran Sasso, che purtroppo non sono stati finanziati, ma che spero verranno recuperati con lo stanziamento di ulteriori risorse, il Comune è stato partner convinto, nella consapevolezza che anche attraverso l’innovazione passi il rilancio del nostro territorio”.
“Street Science non è solo il nostro evento identitario più importante e rappresentativo; è anche una manifestazione emblematica dell’evoluzione che hanno subìto i rapporti tra le università e i territori.
Un tempo – ha dichiarato il rettore, Edoardo Alesse – i legami tra università e città non erano forti come adesso e non si sapeva nulla del lavoro che svolgevano professori e ricercatori, chiusi nei loro studi e nei loro laboratori.
Per fortuna i tempi sono cambiati, ormai si è capito che le cose si devono fare insieme. Le università continuano a custodire la coscienza della ricerca ma sono diventate anche luoghi che intercettano, elaborano e valorizzano le esigenze dei territori.
A questa missione specifica è stato dato un nome preciso, Terza Missione, che vuol dire proprio condividere i risultati della ricerca in ambito economico ma soprattutto sociale”.
“Come ormai succede da molti anni – ha commentato il direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, Ezio Previtali – Sharper conferma l’incontro tra il mondo della ricerca e la comunità Aquilana, rinnovandosi con nuove iniziative che permettono a ognuno di avvicinarsi alle diverse tematiche scientifiche. Sono convinto che la Notte Europea dei Ricercatori sia un’occasione di approfondimento e coinvolgimento per coloro che sono affascinati dalla ricerca scientifica, ma anche di stimolo e ispirazione per tutti, in particolare per i più giovani.”
“Credo che questo tipo di iniziative – ha concluso Fernando Ferroni, professore ordinario di Fisica al Gssi e prorettore con delega alla Terza Missione – siano di fondamentale importanza per avvicinare la società alla ricerca e alla scienza. Le soluzioni e le opportunità che oggi l’innovazione scientifica e tecnologica offrono spesso non vengono comprese del tutto, ma sono fondamentali, soprattutto in un momento storico come quello attuale, per la crescita di un Paese.”
Il servizio