La Asl revoca il provvedimento di reintegro di Liris
di Redazione | 07 Aprile 2020 @ 16:26 | POLITICA
L’AQUILA – Alla fine il bailamme innescato dal ritorno in servizio presso la Asl dell’Aquila dell’assessore regionale al Bilancio Guido Liris, di Fratelli d’Italia, che ha alimentato un teatrino tra le forze politiche, si risolve con un nulla di fatto. Il direttore del personale dell’azienda sanitaria Errico D’Amico, ha infatti revocato il provvedimento con il quale, lui stesso, due giorni prima aveva riammesso il politico nell’organico.
Secondo quanto svelato da Newstown e confermato a L’Aquila Blog da fonti interne alla Asl, tutto si consuma nel giro di pochi giorni e sarebbe anche già stato archiviato se non fosse per un improvvido comunicato stampa con cui proprio oggi Liris ha inteso replicare al centrosinistra che aveva denunciato come il d.lgs. 165/2001 impone l’aspettativa agli eletti in Consiglio regionale.
La richiesta di reintegro con “interruzione dell’aspettativa a suo tempo concessa per l’incarico istituzionale” viene fatta dall’assessore attraverso una nota al direttore generale Asl Roberto Testa il 31 marzo. Lo stesso giorno il manager concede il nulla osta alla riassunzione, senza risparmiare elogi al politico disposto a offrire “quel connubio e valore aggiunto di cui questa Azienda si potrà avvalere”.
L’indomani arriva il provvedimento di D’Amico che riammette Liris in servizio “con assegnazione in staff alla Direzione generale” al 30% del monte orario e con trattamento economico spettante nella stessa misura percentuale, e il giorno seguente, il 2 aprile, l’assessore prende servizio.
È allora che il Partito democratico denuncia l’incompatibilità. Il giorno dopo, il 3 aprile, Liris formalizza la volontà di rinunciare al compenso attraverso una nota inviata a Testa, in cui afferma che, “pur nella consapevolezza che il ruolo di assessore regionale non sia incompatibile con quello di dirigente medico (…) e che l’art. 68 del D. Lgs 165/2001 stabilisca l’incompatibilità di dirigente medico soltanto con il ruolo di consigliere regionale che, nella Regione Abruzzo, essendo a sua volta incompatibile con quello di assessore regionale, non possa essere ad esso equiparabile”, rinuncia “ad ogni corrispettivo di natura economica”.
È a questo punto che la direzione generale dispone “in via di autotutela la revoca del provvedimento” che aveva reintegrato l’assessore nella Asl. Nello stesso documento “ci si riserva di valutare” la richiesta di Liris di frequentare come medico volontario igienista le strutture aziendali. Così, D’Amico procede con la revoca “ripristinando gli effetti giuridici ed economici dell’aspettativa”.
Proprio oggi, nonostante la vicenda si fosse di fatto chiusa una settimana fa, Liris ha inteso replicare al centrosinistra affermando di voler tornare “a fare il lavoro che amo per dare una mano in questa drammatica pandemia ma il mio impegno in Regione non è mai venuto meno e mai lo sarà”, omettendo di dire che la stessa azienda già da giorni gli ha precluso questa possibilità. (m.sig.)