Ipa, Nardella: “Quando un’associazione riesce a far conoscere il tuo lavoro nel mondo”
di Redazione | 10 Novembre 2021 @ 22:36 | ATTUALITA'
“Quando mi parlarono dell’Ipa, International police association, me ne innamorai subito tanto da accettare immediatamente l’invito che mi fece l’allora presidente dell’esecutivo di Lanciano Pellegrino Gaeta e dal presidente della delegazione Abruzzo Alfredo Iasuozzi di entrare a farne parte”.
Lo afferma il componente Ipa Italy, Mauro Nardella.
“Mi è piacque tutto di quello che mi venne detto dell’IPA. Quello che però più mi aiutò a prendere la decisione di aderire e mettere su quello che poi è stato l’esecutivo di Sulmona fu il motto coniato per spiegare con pochi termini il valore della stessa vale a dire “Servo per Amikeko” che in esperanto vuol dire servire attraverso l’amicizia e soprattutto la fraterna collaborazione e lo scambio culturale che la stessa permette di avere con i poliziotti di tutto il mondo – aggiunge Nardella -. Oggi la tecnologia digitale consente ancor più di prima di avere contatti e per di più immediati e, attraverso i media, far conoscere agli amici di questa splendida realtà associativa le vicissitudini professionali che caratterizzano il proprio vissuto nei rispettivi paesi di appartenenza”.
Nardella conclude: “È bello ora vedere americani, europei, asiatici, africani e oceanici condividere i tuoi lavori e vederli apprezzati. Questo è il mondo di oggi. Questa è L’Ipa”.