Come promesso, è iniziata la controffensiva mediatica del Prisidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, per raccontare la sua verità dei fatti sul presunto scandalo della “Rimborsopoli” in Abruzzo.
Già ieri sera, Chiodi è stato ospite della trasmissione Virus di Raidue, condotta da Antonio Porro. Domani, invece, Chiodi sarà in diretta su Raiuno, dove si confronterà nella non facile “Arena” di Giletti.
“Per quello che ho visto sulla stampa credo che mi sia stato riservato il trattamento tipico che viene riservato agli uomini di centrodestra in prossimita’ delle elezioni”.
“Mi sento gravemente ingiuriato”.
Ha detto il presidente della Regione, precisando di ripetere esattamente ciò che ha detto durante l’interrogatorio di garanzia, svoltosi lo scorso 4 febbraio, davanti, gli inquirenti della Procura della Repubblica di Pescara che lo hanno indagato, insieme ad altre 24 persone, per i rimborsi di spese effettuate durante le missioni. Il governatore ha risposto alle domande sui tre temi che stanno tenendo banco, quello del biglietto aereo pagato alla moglie per una missione in Usa, per il quale ha mostrato in varie occasioni il bonifico fatto dal suo conto, ma soprattutto quelli che riguardano il pagamento di un hotel al centro di Roma per la notte trascorsa con la Consigliera di Parita’, Letizia Marinelli (“ho pagato con la mia carta ma qualora e se ci fosse una differenza sarebbe di 20 euro”) e la nomina della stessa Marinelli a ruolo appunto di Consigliera di Parita’.
“Nessun posto pubblico. Si tratta – ha replicato Chiodi a Porro – di un incarico che viene dato dal ministero del Lavoro il cui compenso, tanto per dire, e’ di 200 euro. Se io avessi avuto interessi a favorire una persona che aveva con me una relazione speciale pensa che non avrei avuto modo di trovare forme di incarico piu’ remunerato o piu’ importante?”.
Il suo caso, ha detto Chiodi, e’ comparso sulla stampa in mondo “ancora piu’ roboante” di altri, a pochi mesi dalle elezioni regionali del 25 maggio prossimo. “Stiamo parlando di una situazione – ha detto ancora il governatore dell’Abruzzo – che e’ stata montata ad arte perche’ l’obiettivo non era rimborsopoli. L’obiettivo era quello di guardare dal buco della serratura per far scoppiare uno scandalo che e’ diventato uno scandalo gigantesco. E sono convinto che questa cosa sara’ un boomerang”.
“L’intervento di Chiodi a 1 ora e 21 minuti dall’inizio del filmato.