Infrastrutture Sassa e antenna a Pagliare, Crosta: “Interrogato, il Comune non rispose”

di Redazione | 08 Marzo 2023 @ 19:43 | POLITICA
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L’AQUILA – “Il fatto che riportiamo è semplice: abbiamo presentato due interrogazioni – chiare e dirette – che hanno ricevuto invece risposte vaghe e confuse.” Inizia così la nota di Così in una nota Quirino Crosta, segretario del circolo PD di Sassa.

“Un’interrogazione è stata sull’antenna di Pagliare: il Comune vuole rinnovare la concessione alla compagnia di telefonia? Si o no? Un’altra interrogazione è sui 45 milioni di euro di lavori a Sassa reclamizzati in campagna elettorale: il Comune si è dotato di un programma lavori certo e chiaro? Si o no? Bene, anzi male: il Comune è stato preciso sull’iter amministrativo e burocratico, ma è stato invece pesantemente evasivo e reticente sul nocciolo della domanda e difatti non ci ha risposto nulla. La risposta sarebbe stata giusta se la domanda fosse stata un’altra. Noi, infatti, non abbiamo chiesto di riportarci la cronistoria dell’iter amministrativo e burocratico bensì di illustrare alla gente comune che cosa vuole fare e come! Il Comune ci deve spiegare se le proposte fatte da questa Giunta a ridosso della campagna elettorale hanno le gambe per camminare da sole e diventare realtà oppure se chi amministra non sa ancora dove mettere le mani! Ma andiamo con ordine:
1) l’antenna di 35 metri che sorge davanti la Chiesa medioevale di San Pietro Apostolo a Pagliare di Sassa può essere rimossa perchè l’11 novembre 2023 scadono i 6 anni di concessione del suolo stipulata dall’Amministrazione Biondi con la società di telefonia. Nell’interrogazione abbiamo riportato questo fatto documentale al Sindaco e agli Assessori competenti chiedendo loro di dirci se hanno intenzione di rinnovare o no la concessione. Noi abbiamo proposto di non rinnovarla e delocalizzare l’antenna secondo un piano regolatore delle antenne, peraltro previsto dalle norme. Il Comune ci ha risposto elencando la cronistoria che ha portato all’antenna di 35 metri, autorizzata e voluta dall’Amministrazione Biondi, al posto di quella mobile di 9 metri predisposta dall’Amministrazione precedente, senza rispondere alla cosa più importante.
2) 45 milioni di euro di lavori a Sassa. Abbiamo chiesto di fornirci un programma dei lavori, di darci conto dello stato di avanzamento delle progettazioni e di illustrarci quali proposte hanno recepito dalla popolazione sui seguenti progetti: il Polo Scolastico, il Centro Polivalente di Sassa Scalo, la Scuola Nazionale dei Vigili del Fuoco, la bretella San Martino – Foce di Sassa, la riparazione della strada Colle Sassa – Poggio Santa Maria crollata due anni fa, la variante di Sassa e la riqualificazione della strada vecchia, la riqualificazione della ex Sercom e lo smantellamento della discarica esistente, il completamento della rete fognaria con i collettori e il depuratore. Cosa prevede l’Amministrazione Biondi in seno al nuovo piano regolatore per ricomporre e ricucire tutti questi interventi al fine di evitare strappi e disservizi? La risposta è stata parziale e confusa e si è ridotta al fatto che ieri sono stati pubblicati i bandi di progettazione esecutiva e di realizzazione del centro polivalente di Sassa Scalo e della Bretella. Siamo felicissimi che il nostro costante pungolo e il monitoraggio abbia finalmente sortito effetto e che finalmente la bretella sarà messa in sicurezza. Ma alle nostre domande precise non è stata data risposta: quando e come verranno realizzate le opere? Perchè sugli altri punti non si è data risposta se sono stati vantati milioni di euro di interventi? Sulla Sercom la Giunta Biondi non risponde pur avendo noi chiesto perchè venga ancora utilizzata come discarica visto che è previsto un centro polifunzionale (un altro a 1 km da quello di Sassa Scalo) e poi quando intendono smantellare la discarica? Nulla, zero chiarimenti. Sul Polo Scolastico: capiamo solo che l’iter progettuale, amministrativo e burocratico è ancora in alto mare. La domanda qui è stata semplice: quando è previsto il bando di realizzazione? Il progetto tiene conto delle proposte della popolazione? Niente. Sul centro polivalente di Sassa Scalo: benissimo che sia stata bandita la realizzazione. Il progetto però non prevede nulla delle proposte della popolazione: parco verde, sala lettura e biblioteca, asilo nido. Perchè? Il progetto messo a bando prevede attrezzature sportive, ristoro, pre e dopo scuola. Saranno attività pubbliche o private e quindi a pagamento? Chi gestirà la struttura? Si farà gestione privata di un’opera realizzata con fondi pubblici? I cittadini pagheranno per utilizzare Servzio e spazi altrimenti gratuiti? Sulla Scuola dei Vigili del Fuoco: siamo in altissimo mare. Siamo allo studio di fattibilità tecnico economica, non si capisce quanti allievi ci saranno, dove sarà la scuola, forse si intuisce che il progetto CASE Sassa NSI sarà in parte riqualificato. Variante di Sassa: manca un milione di euro. Quindi? il progetto definitivo è stato completato eppure manca tutto: illuminazione, marciapiedi, parcheggi, sistemazione verde. Inaccettabile che manchino i requisiti minimi di sicurezza e qualità della vita nella zona in cui sorgerà la nuova scuola e che rappresenta il paesaggio agrario più bello, frequentato e meno deturpato della zona ovest. E tutto il resto? Chiediamo certezze e serietà, programmazione e partecipazione, perchè queste opere cambieranno la vita e il volto di questi territori. Le interrogazioni sono state presentate dal gruppo PD e presentate dal capogruppo Albano.”


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