Inchiesta appalti Asl di Pescara, si toglie la vita in carcere Sabatino Trotta

di Redazione | 08 Aprile 2021 @ 08:19 | CRONACA
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Incredibile risvolto nell’inchiesta sulla corruzione nella Asl di Pescara. Uno degli arrestati ieri, il primario Sabatino Trotta, si è ucciso nella notte nel carcere di Vasto a poche ore dal suo arresto.

Si è tolto la vita in carcere qualche ora dopo il suo arresto con le pesanti accuse di corruzione. Trotta era il dirigente del dipartimento di Salute Mentale della Asl di Pescara, accusato per il maxi appalto da milioni di euro insieme al rappresentante della cooperativa sociale Le Rondine Domenico Mattucci e alla coordinatrice Luigia Dolce.

Nella mattinata di ieri i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti delle 3 persone, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pescara dott. Nicola Colantonio su richiesta della Procura della Repubblica di Pescara.

L’appalto riguardava l’affidamento della gestione di residenze psichiatriche extra ospedaliere, del valore complessivo di 11.309.100,00 euro, indetta con Delibera n. 16 del 09.01.2020 dell’AUSL di Pescara e aggiudicata definitivamente nel mese di marzo del 2021.

Parallelamente i Finanzieri hanno proceduto a dare esecuzione al sequestro di beni per circa 50.000,00 euro, disposto sempre dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pescara su richiesta della Procura della Repubblica.

Agli indagati sono stati contestati gravi reati contro la pubblica amministrazione, e in particolare i reati di corruzione, di istigazione alla corruzione e di turbata libertà degli incanti.

 


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